Nigeriano rapinato e ferito con un coltello da sei nordafricani

33enne tunisino pregiudicato sottoposto a fermo per rapina aggravata

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Nigeriano rapinato e ferito con un coltello da sei nordafricani

PERUGIA – Verso le 15 di ieri un cittadino nigeriano ha contattato il 113 chiedendo l’intervento della Polizia dopo essere stato rapinato e ferito con un coltello da sei nordafricani. All’arrivo della Volante l’uomo riferiva che poco prima, mentre saliva i gradini che portano alla Verbanella, era stato accerchiato da sei nordafricani tutti a lui sconosciuti. Uno lo avrebbe aggredito per primo prendendolo per il collo e poi, estratto un coltello, lo avrebbe colpito all’addome e ad una gamba.

Approfittando poi delle sue condizioni, gli aveva asportato i due cellulari che aveva con sé mentre un complice gli sottraeva il portafoglio. Il gruppo, poi, si dava alla fuga disperdendosi lasciandolo a terra con ferite per le quali veniva affidato alle cure del locale pronto soccorso: stato giudicato guaribile in 5 giorni, è successivamente dimesso.

Dalla descrizione fornita dalla vittima ai poliziotti e dalle sue indicazioni, l’aggressore veniva identificato per un tunisino dell’85, pregiudicato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nonché per reati in materia di stupefacenti e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Sullo straniero, inoltre, gravava la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria impostagli dal Tribunale di Sorveglianza di Perugia e, quindi, di firmare quotidianamente in Questura.

Attivate le ricerche, alcuni poliziotti erano in attesa, in Questura, nel caso l’uomo si fosse presentato per adempiere all’obbligo di firma. E così è stato. Il tunisino, infatti, si è presentato in Questura all’orario previsto e i poliziotti lo hanno fermato ed immediatamente perquisito con esito positivo: in tasca, infatti, aveva ancora i due cellulari della vittima. Sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata in concorso, è stato altresì denunciato a piede libero per lesioni aggravate. Su disposizione del pubblico ministero, espletati gli accertamenti di rito, è stato associato al carcere di Capanne. Si cercano i suoi complici.

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