Approvato rendiconto relativo all’esercizio 2021 Comune di Perugia

Approvato rendiconto relativo all’esercizio 2021 Comune di Perugia
Cristina Bertinelli

Approvato rendiconto relativo all’esercizio 2021 Comune di Perugia

La Giunta comunale ha approvato, nel corso della seduta di martedì 5 aprile, il rendiconto relativo all’esercizio 2021 dell’ente, presentato dall’assessore al Bilancio Cristina Bertinelli, che ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando come la situazione finanziaria dell’ente sia sempre più in sicurezza.

I DATI- Il risultato complessivo della gestione corrente si attesta a circa 38 milioni in miglioramento rispetto al 2020 (€ 31.603.384,96), e un equilibrio di bilancio di parte corrente pari a 4,2 mln (complessivo di parte corrente 2.181.036,56 euro).

Per quanto riguarda il conto capitale il risultato è all’incirca di 4 mln di euro, mentre i relativi equilibri ammontano, per il bilancio di parte c/capitale a € 1.178.415,09 e per il complessivo di parte c/capitale a  € 1.178.415,09.

Il risultato contabile di amministrazione ammonta, quindi, a 163.384.140,13 euro, mentre la parte disponibile evidenzia un disavanzo pari a 16.308.866,41 euro. Tale importo deriva dalla quota residua del disavanzo da riaccertamento straordinario effettuato alla chiusura del rendiconto 2014 e dalla quota residua del disavanzo relativo al fondo anticipazione di liquidità (FAL), iscritto nel 2019 e pari a  2,6 mln.

La copertura del disavanzo 2014, originariamente pari a circa 35 mln, in base al piano di rateizzazione definito dal Comune, era prevista in 28 annualità, decorrenti dal 2015 (con una quota annuale a bilancio di € 1.237.439,64). A fine dicembre 2021, il predetto disavanzo avrebbe dovuto essere, quindi, ridotto a circa 26 mln, invece, alla medesima data, risulta ridotto a 14 mln, con un anticipo rispetto al piano di ammortamento di quasi 12 mln di euro.

Relativamente al Fondo crediti di dubbia esigibilità, l’ammontare dello stesso è stato incrementato attestandosi a circa 138 mln, con copertura del 97% delle entrate di difficile riscossione.

Relativamente ai Trasferimenti statali il 2021 si chiude con oltre 25 mln, con un decremento del 25,22% rispetto al 2020, che chiudeva con 33.5 mln. Tale differenza deriva sostanzialmente dalla riduzione dei trasferimenti statali per fronteggiare l’emergenza COVID-19.

Sul fronte delle entrate extratributarie, l’accertato a fine 2021 è di quasi 31 mln contro i quasi 22 del 2020. Tale aumento del 41,80%, è dovuto soprattutto alle entrate dalla vendita di servizi, in particolare per effetto dei proventi da servizi scolastici, mense, asili nido, servizi cimiteriali, diritti di segreteria, incrementati dopo la drastica riduzione del 2020 seguita alla sospensione di diversi servizi a causa dell’epidemia da COVID, e alle entrate da sanzioni e ammende (specie per violazioni delle norme del codice della strada, aumentate ad € 6.323.588,79 del 2021 da € 4.939.416,50 del 2020).

Relativamente alle entrate in conto capitale, il 2021 si chiude con un accertato di circa 19 mln contro gli oltre 23 del 2020. Nel corso dell’anno 2021 l’Ente ha provveduto ad alienare beni immobili per € 471.179,10, ad effettuare permute per € 2.273.700, trasformazioni di diritti di superficie in diritti di proprietà, per € 450.713,00, cessioni di immobili come corrispettivi di appalti per € 347.477,50, concessioni di manufatti cimiteriali per € 98.378,85 e altre alienazioni (edilizia residenziale pubblica). Si evidenzia un decremento, pari al 41,07%, delle entrate da mutui derivante dal minor ricorso all’indebitamento con Cassa Depositi e Prestiti.

Sul fronte della spesa, quella corrente si attesta a 159,5 mln di impegnato, contro i quasi 153 del 2020. Tra le cause, in particolare, l’incremento della spesa per il personale dipendente, derivante dall’aumento del personale stesso, a parziale reintegrazione delle cessazioni avvenute negli anni precedenti (specie per pensionamenti legati alle norme agevolative in materia), nonché dai maggiori oneri per il personale a tempo determinato e dall’aumento del costo delle utenze elettriche / gas, dai maggiori costi di alcuni appalti di servizi per effetto dell’emergenza COVID (es. settore scolastico, mense) e da maggiori spese correlate ad entrate vincolate per vari progetti. Va considerato che l’incremento delle spese consegue anche alle minori spese che sono state registrate nel 2020 in conseguenza dell’inizio della pandemia.

La Spesa in conto capitale si attesta, invece, a 16 mln impegnati, (17 nel 2020).

Infine, relativamente alla tesoreria, nel corso dell’esercizio sono state effettuate riscossioni per complessivi € 244.247.163,55 e pagamenti per complessivi € 231.165.106,98 determinando, un saldo di cassa al 31 dicembre 2021 positivo per 32.320.426,88 euro.

Riguardo alle entrate, le riscossioni sono state effettuate in misura pari al 85,02% del totale per la gestione in c/competenza ed al 14,98% in c/residui. Riguardo alle spese, i pagamenti sono stati effettuati in misura pari al 86,10% del totale per la gestione in c/competenza ed al 13,90% in c/residui. Nell’esercizio 2021 l’importo degli interessi passivi sulle anticipazioni di tesoreria è stato pari ad € 4.800,70, in riduzione rispetto all’esercizio 2020, nel quale si erano attestati ad € 47.489,28 ed all’esercizio 2019, nel quale si erano attestati ad € 371.045,54.

Infine, per quanto attiene all’indebitamento, nel corso del 2021 sono stati stipulati nuovi mutui per un importo complessivo di € 2.250.000,00. L’ammontare complessivo del debito residuo a fine esercizio è pari ad € 95.191.012,53. Il rimborso delle quote capitale dei mutui in scadenza intervenuto nell’anno 2021 è stato pari ad € 5.169.502,67. La politica di indebitamento nel periodo 2013/2021 è stata comunque contenuta rispetto agli esercizi precedenti, nei quali aveva avuto un trend in aumento considerevole. Nello stesso periodo, il debito residuo registra un decremento di oltre il 28%.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*