Azienda agricola e ostello confiscati ‘ndrangheta sono per Libera

Pietralunga riappropriandosi di 90 ettari di terreni sequestrati al clan De Stefano

Azienda agricola e ostello confiscati 'ndrangheta sono per Libera

Azienda agricola e ostello confiscati ‘ndrangheta sono per Libera

Azienda agricola e ostello – Si è conclusa finalmente la lunga vicenda legata ai beni confiscati al clan della famiglia calabrese De Stefano, che ha visto la comunità di Pietralunga riappropriarsi di 90 ettari di terreni coltivabili e dell’antico convento di Sant’Agostino, che diventerà un ostello gestito dalla cooperativa Pane&Olio.

L’amministrazione comunale ha celebrato questa giornata di festa con l’inaugurazione ufficiale, alla quale hanno preso parte il sindaco Mirco Ceci, autorità delle forze dell’ordine, il presidente dell’osservatorio regionale antimafia Walter Cardinali, il consigliere regionale Eugenio Rondini, la rappresentante della Provincia di Perugia Erika Borghesi e il Vescovo di Gubbio e Città di Castello, Luciano Paolucci Bedini.

Il sindaco Ceci ha consegnato ufficialmente i beni alla cooperativa Pane&Olio, sottolineando che l’ostello è stato messo a norma con gli impianti elettrico e sanitario, i vani e i bagni, rendendolo pronto ad accogliere ospiti in camere con bagni privati. Tuttavia, il sindaco ha evidenziato la necessità di affrontare il problema della manutenzione dei beni sequestrati, auspicando l’istituzione di un fondo specifico.

La rappresentante della Provincia di Perugia, Erika Borghesi, ha sottolineato l’impegno della Provincia nel diffondere la cultura della legalità attraverso iniziative e progetti, in collaborazione con istituzioni e associazioni. Ha ringraziato e sottolineato il ruolo di “Libera” nell’opera di liberazione dalle mafie, evidenziando che la restituzione di questi beni rappresenta un racconto dell’impegno dello Stato nella lotta alle mafie a favore del riscatto della società civile.

I rappresentanti delle forze dell’ordine hanno evidenziato come una delle caratteristiche della ‘ndrangheta sia quella di infiltrarsi in territori lontani da quelli di origine. Il sequestro dei beni, previsto dalla legge 109/96, assume un’importanza fondamentale nel contrastare i progetti di queste famiglie criminali e rappresenta il culmine del lavoro svolto dalle forze dell’ordine.

La consegna dei terreni e dell’ostello alla cooperativa Pane&Olio segna un passo significativo nella lotta contro le infiltrazioni mafiose e rappresenta un segnale di rinascita e riscatto per la comunità di Pietralunga.

L’Umbria dimostra così la sua ferma volontà di contrastare la criminalità organizzata e promuovere la legalità, puntando sulla riutilizzazione dei beni confiscati a fini sociali e comunitari.

L’ostello diventerà un punto di incontro e di promozione del territorio, contribuendo a valorizzare la bellezza paesaggistica e culturale di Pietralunga, mentre i terreni agricoli rappresenteranno un’opportunità di sviluppo per la cooperativa Pane&Olio e per la comunità stessa.

La lotta alle mafie continua, e Pietralunga si pone come un esempio di resilienza e determinazione nel perseguire la legalità e il benessere della propria comunità.

L’Umbria, con la città di Perugia in prima linea, si conferma così un territorio che non si arrende di fronte alle infiltrazioni criminali, ma lotta con determinazione per un futuro di giustizia e libertà.

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