Il Borgo del dire e del fare, primo poso nella graduatoria regionale

a rigenerazione di una delle più suggestive località

Il Borgo del dire e del fare, primo poso nella graduatoria regionale

Il Borgo del dire e del fare, primo poso nella graduatoria regionale

Puntare sulla rigenerazione urbana, culturale e sociale e sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico per combattere lo spopolamento e trasformare Massa Martana, uno dei Borghi più belli d’Italia, in soggetto propulsore di un concreto rilancio del territorio, potenziandone l’attrattività nel rispetto della tradizione e della tutela. Sono questi gli obiettivi ambiziosi del progetto dal significativo titolo “Massa Martana, il borgo del dire e del fare”, che è stato illustrato in tutti i suoi dettagli in conferenza stampa presso il teatro Consortium alla presenza del sindaco Francesco Federici, dell’assessore alla Cultura Chiara Titani, dell’assessore al turismo della Regione Umbria Paola Agabiti, del dirigente regionale del coordinamento PNRR Luca Federici,  del responsabile unico di progetto Marianna Grigioni e del Project Manager di CoopCulture Alessandro Laporta.

La proposta, nata da una visionaria sinergia tra il Comune di Massa Martana e numerosi  soggetti privati, è risultata al primo posto nella graduatoria regionale, relativa ai progetti finanziati dal Ministero della Cultura con i fondi Pnrr –  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Linea B “Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale nell’ambito” del Bando Borghi). Massa Martana è, infatti, uno dei cinque borghi umbri vincitori, insieme a Cascia, Otricoli, Monte Castello di Vibio e Pietralunga. Oltre ai fondi per i Comuni sono previsti altri finanziamenti a sostegno di micro, piccole e medie imprese, per chi vorrà investire per ricostruirne il tessuto sociale, culturale, commerciale, agricolo. La rivitalizzazione sociale ed economica, il rilancio occupazionale e il contrasto allo spopolamento sono gli antidoti proposti alle principali difficoltà vissute sulla propria pelle dalla popolazione, soprattutto dai più giovani, determinate in particolare dalle poche opportunità lavorative nei diversi settori economici.

LE DICHIARAZIONI

<<La scelta di partecipare al bando Borghi è stata difficile perché la struttura del nostro comune è piccola, come quella di tutti i comuni sotto i 5000 abitanti – ha affermato il sindaco di Massa Martana, Francesco Federici – Tuttavia volevamo accettare questa sfida. Questo finanziamento di 1.600.000 euro per Massa Martana è estremamente prezioso perché mai nella nostra storia abbiamo potuto averne uno di tale entità. Se aggiungiamo anche gli 800.000 euro del bando imprese, capiamo quanto l’entità di questi fondi possa aiutarci nella valorizzazione del nostro borgo. E’ una svolta per la nostra comunità, parte integrante del progetto>> .

<< La cultura è certamente un volano per il nostro territorio, ricchissimo dal punto di vista storico e architettonico. Ha molto da “dire e raccontare”, come emerge anche dal titolo del progetto che abbiamo presentato oggi – ha dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di Massa Martana Chiara Titani – La messa a sistema del nostro patrimonio tangibile ed intangibile rappresenta il punto di partenza per le azioni di rilancio e per la conoscenza anche dal punto vista economico e da quello occupazionale. E’ una grande opportunità>>.

Alla conferenza stampa è intervenuta in collegamento streaming anche l’assessore al turismo e alla cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti: <<Faccio i miei complimenti alla capacità degli ideatori di questo importante progetto non solo per aver saputo individuare e ottenere le risorse necessaria a realizzarlo, ma anche e soprattutto per aver voluto sviluppare un percorso di rigenerazione culturale e, in particolare, sociale con il coinvolgimento delle persone, della comunità. Massa Martana è uno dei borghi più belli d’Italia e bisogna evitare lo spopolamento. Si creano solo così le condizioni per aumentare la qualità della vita dei cittadini>>.

<<Il progetto “Massa Martana, il borgo del dire e del fare, redatto dall’ufficio tecnico comunale, si sviluppa su 16 interventi e 50 sotto interventi, tutti volti a realizzare la strategia di rilancio economico e sociale del borgo – ha spiegato il responsabile unico di progetto Marianna Grigioni – Una parte degli interventi è legata alla gestione futura del progetto che auspichiamo non si esaurisca nel 2026 con la fine del PNRR e che, grazie alla cooperativa di comunità che andremo a costituire, potrà trovare accrescimento negli anni a venire. Il progetto è già in una fase avanzata, sono stati realizzati 8 interventi su 16: ad esempio sono partiti i cantieri relativi ai lavori strutturali e abbiamo sviluppato con CoopCulture il logo e l’identità visiva che ci permette di partire con la campagna di comunicazione e di marketing. Entro al fine dell’anno contiamo di completare anche i restanti 8 >>.

La presentazione del logo e dell’identità visiva

La bellezza e la caratterizzazione del Borgo, l’offerta di una vita sostenibile, a stretto contatto con la natura, le eccellenze e la qualità dei prodotti tipici sono tutti aspetti che sono ben narrati e descrittivi con grande potere evocativo già dall’identità visiva del progetto, presentata questa mattina a cura di uno dei partner privati, Coopculture, società leader nella gestione del patrimonio culturale e nella promozione e valorizzazione del territorio.

Il logo simbolo rimanda alle iniziali del nome “Massa Martana” e allo stesso tempo già ci immerge nell’atmosfera del borgo, con un susseguirsi di archi che riporta alla tipica architettura del posto, al Ponte Fonnaia e all’ingresso del centro storico. Inoltre contiene in sé un elemento di estrema fluidità che richiama, da un lato, l’immagine del famigerato olio evo e, dall’altro, quella delle numerose sorgenti d’acqua. L’alternanza a scacchiera dei pieni e dei vuoti sottolinea l’integrazione fra antico e nuovo, anche a livello generazionale.

<<Il marchio è solo l’inizio di un percorso, nel quale il “dire” sarà sempre coniugato nel “fare”, il confronto con le azioni, le parole finalizzate alle iniziative volte a contrastare l’abbandono dei giovani, a favorire il coinvolgimento della popolazione anziana, la crescita identitaria attraverso la conoscenza diffusa del patrimonio e la consapevolezza del bello espressa dai prodotti, dai saperi e dalle tecniche del territorio>> ha raccontato il project manager di CoopCulture, Alessandro Laporta, partner del progetto.

I prossimi passi

Tra le prossime attività, che saranno il frutto di una precisa strategia, sono previsti:

  1. il recupero funzionale del patrimonio storico e di quello naturalistico, con un’attenzione particolare alla tutela degli ecosistemi grazie alla creazione di un’orto di biodiversità;
  2. la riqualificazione di spazi pubblici che ospiteranno servizi culturali anche a fini turistici;
  3. la creazione di una cooperativa di comunità di donne e giovani, aperta ad operatori economici e finanziari, enti e privati cittadini, che darà particolare attenzione alla formazione e alla creazione di competenze per nuove professionalità;
  4. un nuovo sistema di accoglienza digitalizzato per Infopoint;
  5. una piattaforma web ed un’app che promuoverà in Italia e all’estero le offerte di turismo slow e che si avvarrà di un podcast ambisonico per raccontare percorsi ed esperienze immersive.

Il progetto nasce dalla sinergia pubblico – privato
Contribuiranno al progetto 14 operatori, tra associazioni, pro loco, imprese e cooperative che progetteranno e realizzeranno diversi interventi definiti dal progetto:

Ass.. ACQUA; A.S.D. Cicloturistica Massa Martana; Fontana delle pere; Fucine s.r.l.; Hyla S.r.l.; Ippocampo; Isola di Confine; LEE s.a.s.; Proloco Colpetrazzo; Proloco Viepri; Soc.Coop.Culture; Soc.Coop.Surgente; Soc.Coop.Lympha, Travel Village.

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