Dall’Anpi giudizio negativo sul piano sanitario regionale

Dall’Anpi giudizio negativo sul piano sanitario regionale
Ph Adnkronos (Fotogramma)

Dall’Anpi giudizio negativo sul piano sanitario regionale

“La Regione dell’Umbria ha approvato un ‘Piano di efficientamento e riqualificazione del Sistema sanitario regionale 2022-2024’ che sembra più rispondere ad esigenze di pareggio di bilancio che di un reale adeguamento del servizio sanitario alle concrete e reali esigenze della popolazione”: a dirlo è l’Anpi di Spoleto, attraverso il suo presidente Francesco Giannini che si associa così alle voci di protesta che negli ultimi mesi si sono levate per la difesa dell’ospedale San Matteo degli Infermi. L’Associazione partigiani d’Italia pone una serie di domande a iniziare da “quali investimenti sono previsti per le tecnologie, quali i potenziamenti approvati e finanziari degli organici sia specialistici che degli operatori”, e ancora: “il Piano riuscirà a garantire un servizio pubblico alla portata di tutti, a ridurre le liste di attesa?”.

L’Anpi esprime così “un giudizio negativo sul piano sanitario regionale, frutto di una cultura neoliberista”.

“L’impressione è che con i tagli al personale, i mancati investimenti, la riduzione dei servizi si rende meno operativo il Sistema sanitario pubblico regionale, spingendo quindi i cittadini, naturalmente solo quelli che possono permetterselo, nelle mani dei privati, lasciando tutti gli altri allo sbando nell’impossibilità di curarsi o di svolgere esami di prevenzione”, scrive il presidente. Che aggiunge: “Va poi rivista la ripartizione dei servizi e l’organizzazione degli ospedali di Foligno e di Spoleto, tenendo in debito conto le necessità della popolazione di Spoleto, sempre più vecchia, e della Valnerina”.

“Senza garanzia su tutto questo la proposta regionale, oltre a penalizzare il sito di Spoleto e ad avere progressivamente distrutto tutte quelle che erano le eccellenze della sanità territoriale, non risponde in alcuna maniera alle esigenze del nostro territorio e dei suoi cittadini”, conclude Giannini.

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