
Ragazzini morti per droga a Terni, pusher resta in comunità
Aldo Maria Romboli, il 41enne ternano reo-confesso della cessione di metadone a Flavio Presuttari, 16 anni, e Gianluca Alonzi, 15, morti nel sonno e ritrovati senza vita lo scorso 7 luglio nei rispettivi letti, resta ai ‘domiciliari’ in una comunità di recupero umbra.
Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso della Procura, guidata da Alberto Liguori e confermato gli arresti domiciliari per il 41enne, assistito dall’avvocato Massimo Carignani.
Il legale difensore ha richiesto ed ottenuto dal gip Barbara Di Giovannantonio gli arresti domiciliari, a fine settembre, motivando la richiesta con lo stato di tossicodipendenza del proprio assistito, da anni in cura al SerD e proprio per questo in possesso della boccetta di metadone ceduta ai due ragazzini.
Alla concessione dei ‘domiciliari’ si era opposta appunto la Procura. Romboli resta ovviamente accusato di cessione di stupefacenti e morte come conseguenza di altro reato.
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