PERUGIA, USL UMBRIA 1, “LE PAROLE RITROVATE” INCONTRO SULLA SALUTE MENTALE

Le Parole Ritrovate
Le Parole Ritrovate
Le Parole Ritrovate

(umbriajournal.com) PERUGIA – Quarto appuntamento regionale per “Le Parole ritrovate”, il progetto di promozione della salute mentale promosso dalla USL Umbria 1 e dal Comune di Gubbio quale capofila dell’ambito territoriale 7, in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio, che sabato 23 novembre si svolgerà nell’Auditorium dell’Ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino (ore 8,30-19,15).

L’evento vuole essere un’occasione di incontro tra utenti e operatori di servizi di salute mentale (medici, psicologi, infermieri professionali, logopedisti, fisioterapisti), familiari e cittadini al fine di confrontare esperienze, condividere progetti e inventare strade su cui camminare assieme. Alle ore 9 nell’agorà dell’ospedale sarà allestito uno spazio espositivo dedicato a progetti di promozione della Salute Mentale e di “fare assieme”; le associazioni e i servizi di riferimento saranno disponibili a incontrare quanti sono interessati ad avere informazioni e approfondimento dalle ore 13 alle 14,30.

“Le Parole Ritrovate sono una realtà attiva da oltre 10 anni nel Centro di Salute Mentale di Gubbio. – spiega Maria Patrizia Lorenzetti, Direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’ex ASL1 – A far da cornice di riferimento sono quei principi del fareassieme che, secondo quanto richiamato dall’OMS, dalla Commissione della Comunità Europea e dal piano Sanitario Nazionale, valorizzano la partecipazione, la responsabilità personale e il protagonismo delle persone con disagio mentale e della comunità di appartenenza.

È ormai consuetudine che ogni 3 anni ci incontriamo, utenti, operatori di servizi di salute mentale, familiari, amministratori, cittadini sensibili e interessati, per confrontare esperienze, per condividere progetti, per costruire nuovi percorsi di fare assieme nel rispetto e nella valorizzazione del sapere e dell’esperienza di ciascuno. La malattia mentale, infatti, qualunque cosa sia per ciascuno di noi, ci può dividere o ci può unire, ci può fare sentire profondamente soli, ci può dare occasione e motivo di valorizzare la radice profondamente umana, e quindi comune, presente in ogni esistenza, sana o sofferente che sia.

Solo così il disagio psichico e la malattia mentale possono ritrovare posto e dignità nel quotidiano di tutti noi, un’appartenenza in una comunità in cui ciascuno è un po’ più responsabile per tutti. L’evento sarà arricchito dal contributo e dalle esperienze di numerose associazioni del territorio regionale e anche di altre realtà italiane di Trento, Bologna, Roma e della rete nazionale degli Uditori di voci, che condividono la stessa filosofia del fare assieme.

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