
Epatite C Fibroscan di nuovo ko, malati in follow up in grave difficoltà da Carmine Camicia – Il giorno 08/02/2016, il Consiglio Comunale approvava un ODG presentato dal sottoscritto, con il quale impegnava la Giunta Comunale, ad attivarsi nei confronti della Giunta Regionale, affinche s’inziase una campagna di prevenzione contro l’HCV (Epatite C) e curare tutti gli ammalati di Epatite, attraverso la somministrazione di un nuovo farmaco SOFOSBUVIR, farmaco che in poche settimane riesce a debellare totalmente la fibrosi epatica.
Purtroppo l’Agenzia del Farmaco AIFA, ha stabilito che per poter accedere alla cura, i pazienti si devono sottoporre ad un esame chiamato FIBROSCAN ( come da foto in allegato) al fine di accertare lo stato della loro malattia, cioè se è avanzata, si autorizza la nuova cura, se non si è in pericolo di vita, non si autorizza.
Pur non condividendo le scelte dell’AIFA, che toglierebbe di fatto il diritto alle cure ai cittadini affetti da HCV, la cosa imbarazzante e che a Perugia, e nella provincia di Perugia esiste un solo Fibroscan, presso l’Ospedale di Perugia, questa macchina, dopo i tanti stop, da 3 mesi circa era stata inviata per riparazioni all’Estero, pertanto da mesi nessuno poteva effettuare l’esame, ieri finalmente la macchina è ritornata, e da stamani sono iniziati gli esami di fibroscan, dando la precedenza a chi aveva effettuato la prenotazione ormai da diversi mesi.
Purtroppo, al Primo esame, la macchina ha fatto le bizze ed è andata in tilt. con lo sgomento sia da parte dei medici che dei pazienti.
Morale, dopo 3 mesi di fermo per manutenzione, adesso dopo l’evento di stamani, la macchina probabilmente sarà dichiarata fuori uso e l’Azienda Ospedaliera, che dovrà per forza maggiore acquistarne un’altra. Nel frattempo, conoscendo i tempi tecnici, le migliaia di Persone affette da Epatite C che aspirano a guarire, dovranno rassegnarsi ad aspettare quasi all’infinito.
Della vicenda, il sottoscritto, oltre ad informare i NAS dell’accaduto, attiverà tutte le iniziative, affinchè la Regione dell’Umbria non neghi il diritto alla cura dell’Epatite, alle migliaia di persone che per potersi assicurare il farmaco, hanno da tempo iniziato i viaggi della speranza, recandosi anche in INDIA, dove il farmaco in forma generico, costerebbe poche decina di euro.
Consigliere Carmine Camicia
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