(umbriajournal.com) PERUGIA – La dislessia, sconosciuta fino a qualche anno fa, ormai è parte di coloro che, come genitori prima di tutto, si sono trovati alle prese con un bambino che “stranamente” non riusciva ad accrescere velocemente la capacità di leggere e scrivere bene. È inclusa in quelli che vengono chiamati Disturbi specifici di apprendimento (Dsa) come la discalculia (difficoltà nel fare calcoli, disgrafia (difficoltà nello scrivere bene). La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Il Comitato di genitori con figli con Dsa è nato per sensibilizzare le istituzioni su questo disturbo e chiede per quei bambini che risultano in difficoltà, una risposta concreta al bisogno di valutazioni diagnostiche e presa in carico per il trattamento logopedico in tempi brevi. Come spiega Stefano Aquinardi (nella foto), presidente del Comitato: “in Italia abbiamo la Legge 170/2010 che riconosce dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia come Disturbi specifici di apprendimento e indica l’individuazione precoce come mezzo per un intervento immediato di supporto al bambino in difficoltà e, in caso di persistenza del disturbo, una diagnosi precoce. Chiediamo una risposta efficace da parte delle istituzioni per garantire questi servizi in tempi idonei e permettere a questi bimbi il percorso di vita e scolastico che si meritano. Crediamo altresì nel principio di “sussidiarietà”, nella partecipazione dei cittadini, nelle forme più varie, sia come associazioni che imprese, che affiancando l’ente pubblico, contribuiscano alla soluzione del problema”. Il comitato, nasce a Perugia, su iniziativa di alcune famiglie, un gruppo informale che riunisce i genitori di ragazze e ragazzi con dislessia. Si tratta di un gruppo aperto che vuole fare da punto di riferimento sul tema a Perugia. Informazione, confronto, scambio di esperienze, ma anche aggregazione e attività di sensibilizzazione nei confronti della politica regionale.
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