
Confermate dalla Corte dei Conti le già note criticità in tema di sanità
“’Il diritto alla salute della collettività umbra rischia di passare dall’essere seriamente compromesso all’essere sostanzialmente negato: il giudizio della procuratrice della Corte dei Conti dell’Umbria, Rosa Francaviglia, boccia sostanzialmente la politica regionale umbra in materia di sanità, chiedendo maggiore incisività su una situazione che sembra ormai davvero compromessa”.
Così Tommaso Bori (Pd–vice-presidente Commissione Sanità) che ricorda “come l’allarme che segnala la Corte dei Conti sia quello che noi denunciamo da tempo e che, anche in questa occasione, facciamo nostre”. “La Procura della Corte dei Conti – commenta Bori – ha sottolineato criticità relative all’incidenza della spesa e profili erariali, che potrebbero compromettere il diritto alla salute della collettività locale, come comprovato da disservizi che affliggono attualmente le strutture sanitarie pubbliche, nosocomiali e non. In tutto ciò stigmatizzata anche l’inadeguatezza dei controlli regionali sulla sanità privata”.
Un quadro volontariamente compromesso dalla Giunta Tesei – aggiunge l’esponente Dem -, che conferma lo slittamento verso il settore privato, l’abbandono della medicina pubblica sia specialistica che territoriale, che invece servirebbe per superare le difficoltà di una regione con età media avanzata, la seconda in Italia con più over-65, e con l’aumento marcato delle cronicità. Invece, la destra – conclude Bori -, continua a smantellare la sanità pubblica, per questo arriva l’ennesima bacchettata nei confronti di una gestione scellerata e sulla quale occorre mobilitarsi con tutte le realtà politiche, le organizzazioni sindacali e le forze sociali ”.
“Nell’ambito del giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione Umbria sono emerse, con tutta evidenza e gravità, delle criticità che la Giunta regionale deve affrontare con solerzia prima che sia troppo tardi. Sono in ballo il diritto alla salute e il futuro dei servizi pubblici locali”. È quanto dichiara in una nota Simona Meloni a nome del Gruppo regionale del Partito democratico. “Sul tema dell’inefficienza della sanità pubblica umbra, oltre che sui mancati controlli rispetto a quella privata, così come sulle problematiche che affliggono il trasporto pubblico locale e sulle lungaggini che stanno colpendo la ricostruzione – commenta la capogruppo Meloni -, sono stati rilevati gravi ritardi e inadempienze a carico della Regione.
Appare oltremodo grave dover prendere atto che la stessa Giunta regionale ha completamente disatteso più volte le raccomandazioni già espresse in precedenti occasioni dalla stessa Corte dei Conti sugli stessi temi. Come si rileva dalla requisitoria della Procuratrice regionale Francaviglia, ad esempio, le problematiche che ormai da anni affliggono la sanità pubblica rischiano di ‘tradursi nella compromissione del diritto alla salute della collettività locale. Come comprovato, peraltro, dai notevoli disservizi che affliggono attualmente le strutture sanitarie pubbliche, nosocomiali e non’”. “In tema di trasporti, inoltre – aggiunge Meloni -, il continuo differimento delle gare di affidamento del trasporto pubblico sta di fatto costituendo un grave danno al principio di concorrenza. Così come il conseguente e continuo ricorso all’affidamento in proroga impedisce ogni minima programmazione e investimento adeguato. Quanto alla ricostruzione post sisma – osserva Meloni -, pur rilevando delle accelerazioni avvenute solo in seguito all’attività messa in campo dall’ex commissario Legnini, si certificano ancora ritardi inaccettabili.
Facciamo dunque appello alla presidente della Regione, Tesei affinché cambi radicalmente senso di marcia, dato che i risultati attesi, specie in ambito sanitario, non stanno dando i frutti sperati e la situazione sta peggiorando di giorno in giorno”. “Se, come è successo oggi ad un cittadino che necessita di una riabilitazione respiratoria – sottolinea Meloni -, viene fissata la prima seduta il 12 dicembre del 2024, ovvero tra un anno e mezzo, significa che i rilievi che provengono dalle opposizioni, dai sindacati, dai cittadini, e, non ultimi, quelli della Corte dei Conti, non sono frutto di fantasie o speculazioni, ma sono la dimostrazione di una realtà – conclude – a tratti drammatica che le istituzioni regionali non riescono ad affrontare nel modo giusto e risolvere”.
Il dr. Bori ha ragione nel ricordare che i finanziamenti alla Sanità Pubblica sono significamente diminuiti. Ma va ricordato, sempre al dr. Bori, che detti finanziamenti sono via via diminuiti a partire dal Governo Monti. In tale periodo il PD è stato sempre nella maggioranza (per circa 10 anni, pur non avento mai vinto le elezioni politiche) ad eccezione del Governo Conte 2. Quando erano nella maggioranza perchè non si sono mai opposti alla diminuzione dei finanziamenti per la Sanità Pubblica, ma si lamentano solo ora? Se tacessero farebbero più bella fugura.