
Terni: Anfiteatro Romano inviata richiesta di intervento alla Soprintendenza
Inviata alla Soprintendenza la richiesta di intervento sull’Anfiteatro Romano di Terni. Ma per favore non chiamatelo “Fausto” Il 2021 spero si potrà caratterizzerà per importanti riqualificazioni del nostro patrimonio culturale.
Una su tutte quella che riguarderà il nostro Anfiteatro Romano. Cosi come da me richiesto e sollecitato con prese di posizione ed atti consiliari.
(recentemente la visuale del bene è stata liberata dalla presenza di automobili proprio grazie ad un mio atto di indirizzo)
Partiranno i primi interventi di manutenzione straordinaria che riguarderanno nello specifico la pulizia con lo sfalcio dell’erba, la eradicazione manuale delle erbe infestanti, il trattamento di disseccamento degli arbusti e delle piante invasive con apparato radicale innervato in profondità nelle murature mediante iniezioni o diserbanti fogliari e successivo taglio e asportazione delle stesse, la pulizia superficiale a secco delle creste e dei paramenti da depositi terrosi incoerenti (malta degradata, muschi, elementi distaccati), il restauro conservativo (ripristino dei conci caduti, protezioni sommitale delle creste murarie, ripristino delle porzioni di muratura interessate da crolli) ed altri.Il cantiere scuola è stato approvato con Delibera di Giunta il 09.09.2020 e durerà 30 giorni occupando 6 persone.
Questo coinvolgimento ha la duplice funzione di tutelare e conservare
il bene monumentale di interesse storico culturale e archeologico ma anche di orientare e formare giovani inoccupati o disoccupati da avviare al lavoro nel campo dell’edilizia e dell’impiego delle tecniche di restauro e conservazione dei monumenti.
Naturalmente gli interventi avverranno sotto il controllo e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il costo sarà di €25mila con un risparmio notevole – a fronte di circa €60mila che da computo metrico estimativo sarebbero occorsi per un appalto ordinario.L’unica nota negativa e di dispiacere è data dal fatto che in tutti gli atti ufficiali che riguardano tale operazione si continui ad associare il nome “Fausto” al nostro Anfiteatro.
Infatti è’ ormai culturalmente acclamato tra gli addetti ai lavori e gli appassionati di storia locale,
l’erronea attribuzione di committenza del bene a Fausto, Faustus Titius Liberalis, un serviro augustale. Questo viene ricordato in una iscrizione, di incerta provenienza, come il dedicante probabilmente di un altare monumentale e non come il committente del nostro anfiteatro.
La copia dell’epigrafe che data al 672 a.C. (Natale di Terni) la nascita dell’insediamento proto urbano di Terni, è affissa sulla facciata dell’Anfiteatro. L’originale è esposta al Museo Civico Archeologico “C.Giontella”il
consigliere Michela ROSSI
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