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(umbriajournal.com) PERUGIA – Premesso che è stata accertata l’esistenza di un sistema di clonazione dei titoli di viaggio all’interno dell’azienda di trasporto pubblico romana ATAC spa gestito da un’associazione criminale che può provocare gravissimi danni economici all’azienda. Rilevato che l’inchiesta ha messo in evidenza che lo sfruttamento di una falla informatica (manca l’incrocio tra i biglietti stampati con quelli effettivamente obliterati) genera un finanziamento parallelo che può arrivare a 100 milioni di euro.
Sottolineato che l’inchiesta ha messo in luce che il sistema di bigliettazione elettronica adottato da ATAC, risulta indifeso nei confronti di clonazioni di biglietti già esistenti e fabbricazione di nuovi biglietti utilizzando numerazioni di serie in progressione naturale dei numeri di serie già impiegati dal fabbricante autorizzato.
Ritenuto che il sistema di bigliettazione elettronica in questione potrebbe avere delle analogie e caratteristiche simili a quello adottato da Umbria Mobilità e in tal caso potrebbe avere le stesse falle, facendo subire danni economici rilevantissimi all’azienda umbra che già di suo naviga a vista. Si interroga la giunta regionale per sapere: – se non ritiene necessario svolgere ogni accertamento, indagine e controllo al fine di verificare se i sistemi di sicurezza siano idonei ad impedire l’utilizzo di titoli di viaggio contraffatti anche in Umbria per evitare qualsiasi ulteriore danno economico alla già precaria condizione di Umbria Mobilità.
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