Consiglio comunale, ok conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto

Mencaglia (Fdi), Casa dell'acqua e lavori al cva, a Castel del Piano

Consiglio comunale, ok conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto

E’ stato approvato con i voti a favore della maggioranza e della consigliera Morbello (M5S) e le astensioni dell’opposizione l’Ordine del giorno presentato dal consigliere Riccardo Mencaglia, del gruppo consiliare Fratelli D’Italia, avente ad oggetto: “Conferimento della cittadinanza  onoraria al milite ignoto – adesione commemorativa”.

Illustrando l’atto Mencaglia ha ricordato che al termine del primo Conflitto Mondiale (1915/1918) le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività dando onore in via simbolica alla salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno.

A fronte della perdita in battaglia di circa 650 mila soldati, il Parlamento Italiano approvò la legge n. 1075 dell’11 agosto 1921 con cui si disponeva la sepoltura sull’Altare della Patria in Roma della salma di un soldato ignoto, nella quale si sarebbero idealmente identificati tutti i giovani connazionali caduti in guerra.

Dopo una lunga ricerca condotta nelle aree dei combattimenti, fu scelta una salma per ognuna delle seguenti zone: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. Le undici salme, ebbero ricovero, in un primo tempo, a Gorizia, da dove furono poi trasportate nella Basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921. Qui si procedette alla scelta della salma destinata a rappresentare il sacrificio di seicentomila italiani; la scelta fu compiuta da una popolana, Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo, il cui figlio Antonio, dichiarato poi disperso, si era arruolato nelle file italiane;

Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull’Altare della Patria, al Vittoriano.

L’Associazione “Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia”, nel mese di gennaio 2020 con propria missiva ha invitato l’ANCI a promuovere la divulgazione, presso tutte le amministrazioni comunali, della proposta di attribuzione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, in occasione del centenario della sua traslazione nel sacello dell’Altare della Patria, che ricorrerà il 4 novembre 2021.

Considerato che al Milite Ignoto fu concessa la medaglia d’oro al valor militare, nel dispositivo Mencaglia propone di impegnare l’Amministrazione a sottoscrivere ed aderire al Progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia (1921-2021), annoverando Perugia tra le città che concedono la cittadinanza onoraria al “Soldato ignoto caduto in guerra”, secondo la definizione della Legge 1075/1921.

Giuliano Giubilei ha detto di non comprendere l’urgenza di concedere la cittadinanza onoraria al milite ignoto, vista anche la bocciatura da parte della maggioranza tempo fa dell’iniziativa del centro-sinistra volta a concedere la cittadinanza onoraria ai giovani stranieri nati in Italia.

Secondo Giubilei non c’è nulla di male a considerare come nostro concittadino onorario il milite ignoto; tuttavia ha detto di rinvenire nell’odg una valenza strumentale. Per questo ha preannunciato un voto di astensione

Per il capogruppo di Progetto Perugia Francesco Vignaroli è fondamentale ricordare le due grandi guerre, che hanno provocato tante inutili stragi, perché sono il fondamento dell’attuale pace nel nostro continente da circa 80 anni a questa parte.

Quindi Vignaroli si è detto favorevole alla proposta perché il milite ignoto è la rappresentazione di tutte queste vittime innocenti che hanno contribuito col loro sacrificio a costruire l’Italia e l’Europa.

La consigliera Lucia Maddoli (IPP) ha sottolineato che i tanti giovani, vittime dei conflitti, meritano massimo rispetto e imperitura memoria. Tuttavia la consigliera ha concordato con Giubilei circa la scelta di non votare a favore dell’odg non ritenendolo urgente e necessario. Ed infatti al milite ignoto già oggi vengono concessi i massimi onori durante le manifestazioni nazionali.

Infine, secondo Maddoli, occorre coerenza, non potendosi adoperare due pesi e due misure per altrettante proposte simili, questa sul milite ignoto e quella sulla cittadinanza ai giovani stranieri.

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