

(umbriajournal.com) GUBBIO – Mosaico di spigola e salmone, raviolo di rataifi, controfiletto di capriolo in crosta e quaglia ripiena di castagne, spolverati con il Re della tavola: prime due sessioni di gara oggi per il quinto concorso gastronomico “Premio tartufo di Gubbio” ed è già spettacolo.
Sette chef, di cui tre eugubini, e quattro provenienti da Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio, mettono in gioco tutta la loro bravura e fantasia ai fornelli per declinare, in 21 piatti e tre manche, lo straordinario aroma del tartufo bianco di Gubbio, assoluto protagonista di questo mese iniziato con la Mostra mercato nazionale il 30 ottobre.
“Il concorso gastronomico – spiegano le organizzatrici Lucia Monacelli e Serena D’Ubaldo di E20 comunicazione – è non solo l’occasione, per gli chef, di approfondire la conoscenza del tartufo locale e di vivere un’esperienza formativa con altri professionisti, ma anche un luogo di incontro tra operatori della ristorazione e imprese del settore enogastronomico”.
Il Premio si avvale del patrocinio del Comune di Gubbio, della Provincia di Perugia, della Regione Umbria, della Comunità montana Alta Umbria, della Camera di commercio di Perugia, dell’associazione Maggio Eugubino, della Confederazione italiana agricoltori e del contributo determinante di sponsor privati.
A contendersi l’ambitissimo premio, nelle sale di alcuni dei migliori ristoranti di Gubbio, sono i portabandiera eugubini Giacomo Ramacci, chef della “Taverna del lupo”, Paolo Pascolini per il ristorante “La Cia” (vincitore dell’edizione 2012), Marco Urbanelli, del Park hotel “Ai Cappuccini”, e gli chef ospiti Claudio Di Bernardo, del ristorante “La dolce vita” del Grand Hotel di Rimini, Giuseppe Di Iorio del ristorante “Aroma” di Palazzo Manfredi, a Roma, Fabrizio Barbero del “Naskira Chalet Il Capricorno” di Sauze d’Oulx, in Valle di Susa (To), e Simone Bertaccini, del Grand Hotel “Brunelleschi” di Firenze.
Sapori e tradizioni, di mare e di montagna, sposano l’eccellenza del diamante della tavola e si preparano a stupire la giuria, chiamata a valutare con una apposita scheda il gusto, la presentazione del piatto e l’originalità, e composta da: Bruno Gambacorta, conduttore della rubrica Eat Parade (Rai 2) che sarà presidente di giuria; Francesco Cerea, del ristorante “Da Vittorio” di Brusaporto, tre stelle Michelin, Salvatore Marchese, della rivista Chef e della Guida Ristoranti L’Espresso, Roberto Vitali di Italia a tavola e L’eco di Bergamo, Laura Colaiacovo, della scuola di cucina “La casa delle cuoche”, Alberto Schieppati, della rivista Artù, Federica Giuliani del blog Traveltotaste.net e giornalisti della stampa regionale.
A coordinare il concorso, invece, il giornalista enogastronomico Claudio Zeni. Grandi le attese dei giurati: “l’anno scorso la stagione non proprio buona e il profumo non ottimale del tartufo – spiega il presidente Gambacorta – ci hanno messo in difficoltà, quest’anno la grande abbondanza di prodotto ci fa sperare in grandi risultati degli chef”. Domani martedì 26 novembre, la due giorni di celebrazione del diamante della tavola, si chiude con l’appuntamento, “A cena con gli chef del Premio” (ore 20, con biglietto d’ingresso), nelle sale degli “Arconi”, trasformate per l’occasione in un ristorante di lusso con un menu interamente al tartufo di Gubbio. Durante la serata verrà consegnato il premio “Hanno onorato l’Umbria” a un imprenditore del settore alimentare che ha portato il nome della regione nel mondo.
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