
Piano concordatario Sangemini, si confermano voci su due investitori di grande rilievo finanziario
Si è tenuto nella giornata di ieri il tavolo fra Azienda AMI- Acque Minerali d’Italia, sigle sindacali FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL nazionali e territoriali, assessori delle regioni interessate e rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro. L’azienda ci ha confermato di aver depositato il piano concordatario presso il Tribunale di Milano, il quale si dovrebbe esprimere in merito verso la metà di gennaio. Nonostante la grande riservatezza da parte dell’azienda sull’identità degli investitori, sappiamo che vi sono due investitori di grande rilievo finanziario: fondi di investimento dalla forte vocazione imprenditoriale.
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Le OO.SS. Umbre si sono espresse unitamente nel chiedere risposte più chiare all’azienda, hanno espresso la forte concitazione e le grandi aspettative rispetto a questa data da parte di tutti i lavoratori dei siti. Hanno sottolineato con forza che prima di parlare di ammortizzatori sociali si dovrebbero conoscere quali sono gli investimenti che verranno fatti, come si vuole potenziare la rete commerciale? Come spingere sui marchi storici per aumentare i volumi?

- Si registra, ancora una volta, un problema serio di gestione delle Relazioni Industriali. Fino a questo momento c’è stata grande chiusura da parte di chi rappresenta l’azienda, come sarebbe potuto essere possibile un dialogo costruttivo?
Infine le OO.SS. e le R.S.U. di sito hanno nuovamente ricordato all’azienda degli accordi del 2014 e del 2018 stretti, con la Regione Umbria, in garanzia del mantenimento occupazionale.
Il Mise su pressione sindacale e istituzionale invita l’azienda a presentare il Piano in presenza per poi fare una call in plenaria in concomitanza dell’ammissione del piano.
Nell’attesa di conoscere il Piano si auspicano anche incontri di sito per capire l’orizzonte e le prospettive dei lavoratori.
Fai Flai Uila UMBRIA
RSU Sangemini e Amerino
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