

(umbriajournal.com) PERUGIA – Spesso assente nelle prime pagine dei giornali e sempre più spesso invisibile, ma la crisi sta facendo le sue vittime anche nel lavoro già precario, i cosiddetti lavori “usa e getta”:contratti a tempo determinato, collaborazioni e contratti a progetto. La disoccupazione quindi avanza anche su territori sociali già di per sè instabili e poco garantiti.
Le prime vittime sono i giovanissimi ma anche i quarantenni. Secondo le ultime indagini trimestrali IRES e CGIL, in Umbria, i lavoratori cosiddetti “parasubordinati” sono calati del 17% rispetto al 2011. Nell’arco di un anno inoltre, sono precipitati del 50% i lavori a contratto intermittente. Le più penalizzate sono le donne, sono destinate a soccombere anche badanti e colf domestiche.
Secondo la CGIL regionale c è anche tutta la galassia del lavoro atipico nella vertenza umbra, rilanciata dallo Sciopero Generale Unitario di venerdì 15 novembre. Bisogna sostenere i nuovi bisogni sociali, il leader sindacale Mario Bravi afferma “Se lo ricordi bene la politica”.
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