
Un’immagine triste che la dice lunga sulla carenza di servizi in Centro
Si è fermato davanti il portone di ingresso del palazzo Donini, Residenza della Giunta regionale dell’Umbria. Si è abbassato i pantaloni e si è sistemato il pannolone, incurante degli sguardi attoniti e un po’ scandalizzati di chi passava in quel momento lungo Corso Pietro Vannucci. E’ una persona che, molto probabilmente, sta male. Il suo volto aveva un pallore evidente ed era incerto sulle gambe.
La foto lascia intendere proprio come il suo stato di salute sia compromesso. Aveva necessità e, non sapendo a chi rivolgersi, non trovando un bagno pubblico in città, si è fermato lì. Non siamo certo andati ad indagare su questo, o su quello che ha fatto in particolare, ma piuttosto sul fatto che in una città come Perugia non ci siano servizi igienici con possibilità di accesso.
Servizi funzionanti, oltre che puliti e profumati, per chiunque possa avere una necessità. I servizi igienici dei locali non sempre possono bastare, anzi a volte sono “inspiegabilmente” chiusi. Qualcuno – sempre in centro storico – è talmente angusto che sulla scaletta, anche a chiocciola, salirebbe a fatica un ragazzino. Molto spesso, inoltre, per usare il bagno di un bar si deve consumare qualcosa. Oppure si deve arrivare alla Rocca Paolina, ma non tutti lo sanno. Magari questa persona si è trovata in grossa difficoltà e non ha potuto far altro che sistemarsi alla bell’e meglio non avendo un servizio igienico dove potersi riparare.
Un’immagine davvero triste. E’ anche incredibile che in una città (turistica) come Perugia non ci siano servizi igienici pubblici e in caso di necessità ci si debba quindi rivolgere ad un bar dove, ovviamente, si deve fare una consumazione che, purtroppo, alcuni non possono permettersi (cosa che la foto mi sembra testimoniare).