All‘inizio dell’estate 2013 un artigiano di Scheggia – che tra l’altro commercia “pellet“ da riscaldamento – trovava su un sito internet l’offerta a prezzo conveniente di tale prodotto. A quel punto iniziava una trattativa per corrispondenza e-mail e telefonica con una persona che si qualificava come titolare della ditta collegata al sito internet, una ditta individuale di Terni.
La trattativa si concludeva alla fine di luglio con l’ordine da parte dell’artigiano di una fornitura di pellet per euro 2.500,00, somma subito versata con bonifico bancario sul c.c. indicato dal venditore. Nonostante i successivi solleciti ed anche un sopralluogo eseguito dall’acquirente presso la sede dela ditta, che ovviamente non andava a buon fine poiché sul posto non vi erano né persone né magazzini, la merce non veniva mai consegnata.
Per tale motivo i militari della Stazione Carabinieri di Scheggia, ricevuta la denuncia/querela, iniziavano le indagini per identificare con certezza il titolare della ditta. Al termine delle stesse veniva individuato come responsabile un cittadino albanese, regolare, di 43 anni, che anche alcuni mesi prima era emerso come responsabile di medesimi reati, perpetrati con analoghe modalità e commessi in altre 5 provincie italiane, sia per la fornitura di pellet che di manufatti in legno per giardino.
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