

PERUGIA – Intervento delle Volanti stamattina alle ore 08.25 in via Fiorenzo di Lorenzo, presso la fermata degli autobus, per la segnalazione di una aggressione in atto in danno dei controllori di Umbria Mobilità.
Sul posto gli agenti venivano immediatamente contattati dai due richiedenti e vittime dell’aggressione, in servizio in qualità di verificatori di Umbria Mobilità, che riferivano che poco prima erano stati oggetto di un’aggressione da parte di due giovani facenti parte di un gruppetto di circa 5/6 ragazzi.
Nello specifico riferivano che, mentre alla fermata erano in attesa dell’autobus della linea “E” redarguivano il gruppo di giovani, anche loro in attesa, intenzionati a salire sul bus prima della discesa dei passeggeri dal veicolo.
Questi, inaspettatamente, dapprima inveivano contro, successivamente ne nasceva una accesa reazione e qualche spintone; un ragazzo, poi identificato per uno studente Ivoriano, sedicenne, residente a Perugia, metteva le mani al collo di un controllore mentre un altro ragazzo, successivamente identificato per un sedicenne marocchino, studente, residente in un comune della zona del Trasimeno, aggrediva il collega che stava intervenendo in suo ausilio, lo colpiva al volto per poi estrarre un coltello per minacciarli.
Vista la situazione i due verificatori indietreggiavano, permettendo ai giovani di allontanarsi.
Dopo pochi istanti ritornavano indietro probabilmente per recuperare uno zaino lasciato dentro all’autobus e visto l’arrivo di altri dipendenti della società di trasporti si fermavano in attesa dell’arrivo della Polizia .
Gli aggressori all’arrivo degli agenti non potevano che ammettere i fatti e contribuivano a far recuperare il coltello, nel frattempo nascosto sotto una rampa di accesso al parcheggio a pagamento di piazza Partigiani.
Gli agenti sequestravano il coltello; i due giovani condotti in Questura dove venivano sottoposti a rilievi fotodattiloscopici e segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.
Dopo gli atti di rito entrambi lasciavano gli uffici della Questura accompagnati dalle rispettive madri cui sono stati affidati; i verificatori della Umbria Mobilità, dopo essersi recati presso il locale nosocomio per le cure del caso, formalizzavano l’accaduto in Questura.
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