

Nel pomeriggio di ieri, martedì 26 novembre 2013, personale della Sezione Seconda “Criminalità Diffusa” di questa Squadra Mobile procedeva alla cattura di un giovane spacciatore tunisino nato nel 1996. Il ragazzo è destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip. del Tribunale per i Minorenni di Perugia (Dott.ssa Mazzini), sulla base di un’attività eseguita dalla predetta Sezione nei primi giorni dello scorso mese di Ottobre. Nello specifico, lo scorso 10 ottobre, nell’ambito dell’attività di contrasto ai fenomeni di microcriminalità che interessano il centro storico di Perugia, con particolare riferimento allo spaccio di sostanze stupefacenti sulla zona di Piazza Grimana, gli operatori effettuavano un accesso in un appartamento ivi ubicato, all’interno del quale venivano sorpresi 3(tre) giovani tunisini,
due dei quali maggiorenni ed uno minorenne (l’odierno arrestato), nella disponibilità di circa 220 grammi di “hashish” opportunamente collocato all’interno di un forno elettrico per essere “scaldato” e poi frammentato per la successiva vendita al dettaglio; all’interno dell’appartamento a loro in uso, inoltre, venivano trovate bilance di precisione e materiale utile al confezionamento per la successiva immissione nel mercato “su piazza”. Nell’occasione, i due maggiorenni venivano tratti in arresto in flagranza di reato, mentre il minorenne veniva deferito alla Procura presso il predetto Tribunale dei Minorenni a “piede libero”, in attesa di ulteriori e più approfonditi accertamenti che hanno condotto lo stesso PM procedente a richiedere la misura cautelare della custodia in carcere anche per il più giovane del “gruppo”.
Nella giornata di ieri, un equipaggio della predetta Sezione si è dedicato alla ricerca del soggetto in questione il quale, avendo probabilmente appreso dell’emissione della misura a suo carico, si era allontanato dal proprio domicilio, ma nel tardo pomeriggio è stato sorpreso ed individuato proprio in Piazza Braccio Fortebraccio, anche grazie alla collaborazione di un equipaggio del “Reparto Prevenzione Crimine” di Perugia, e da lì è stato accompagnato prima in Questura per le formalità dell’arresto, e successivamente in serata presso la Casa Circondariale di Firenze.
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