
post by M. Zingales (UJ.com3.0) ROMA – Rolls Royce, Ferrari e altri veicoli di piccola e grossa cilindrata sono stati radiati in una maxi operazione dalla Polizia Stradale in tutta Italia. L’operazione ancora in corso e denominata “Ghost car” ha condotto alla radiazione di oltre 10.892 veicoli intestati a persone fittizie o prestanome e utilizzati dalla criminalita’ per la commissione di reati. Sono stati individuati oltre 150000 veicoli che risultano intestati a 14000 presunti prestanome. Nel gruppo figurano anche mezzi commerciali che, essendo intestati in maniera fittizia, consentono di commettere reati permettendo di sfuggire ad ogni forma di controllo o sanzione.
L’operazione ha messo in evidenza come nell’anno 2012 oltre il 70% dei veicoli fittiziamente intestati (107.402) fosse privo di copertura assicurativa. I veicoli “fantasma” potevano circolare senza pagare i pedaggi autostradali, le contravvenzioni e soprattutto potevano eludere i controlli delle forze dell’ordine quando venivano utilizzati per commettere anche gravi reati. Alcuni di questi mezzi risultano essere rimasti coinvolti in gravissimi incidenti stradali.
Trentatre’ anni, italiano, pluripregiudicato. E’ lui il “re” dei prestanome. B.D.A., queste le sue iniziali, sulla carta disponeva di qualcosa come 1.286 veicoli.
Numerosi i casi limite illustrati nel corso di una conferenza stampa in questura. C’e’ U.F.N., pluripregiudicato romeno di 26 anni, intestatario di 1.337 veicoli, alcuni dei quali abbandonati dopo essere stati coinvolti in gravissimi sinistri. B.V.S., 36 anni, romena, falsa commerciante di auto usate che si intestava fittiziamente auto utilizzate da connazionali e nomadi per commettere truffe, furti e rapine: il suo nome risulta “abbinato” a 369 mezzi. M.R., 30 anni, italiano, “proprietario” di 738 veicoli, altro finto concessionario, che dietro presentazione di false dichiarazioni e’ riuscito ad eludere il pagamento dell’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) per un somma compresa tra tra i 150mila e i 200mila euro. Un caso, quello di P.C., 45enne pregiudicato italiano intestatario di “soli” 34 veicoli, si incrocia con un tragico incidente finito in prima pagina su molti giornali, quello costato la vita ai tre giovani passeggeri di una Bmw rimasta schiacciata, nell’ottobre del 2011, contro il pullman occupato dai giocatori del Torino Calcio di rientro da una trasferta a Verona.
Era l’ottobre del 2011: a provocare lo schianto, un tir rubato da alcuni rom in viaggio da Torino alla provincia di Asti su una Fiat Brava intestata proprio a P.C. Frequenti anche i casi di veicoli intestati a persone decedute anche da diversi anni: il piu’ “ricco” di loro ne aveva ben 622. “E’ stato un lavoro lungo e paziente – ha spiegato il direttore della Polizia stradale nazionale, Vittorio Rizzi – condotto incrociando i dati contenuti nelle banche dati di Pra. e Motorizzazione civile e riferiti alle persone fisiche intestatarie di piu’ di 50 veicoli, indicata come soglia ‘sospetta’: dei 151.149 veicoli individuati, il 71% e’ risultato privo di qualsiasi copertura assicurativa e questo in assoluto e’ il dato che riteniamo piu’ allarmante”. Le “auto fantasma” circolano per lo piu’ in Campania (19,7%), Sicilia (12,9%), Lombardia (12,8%), Puglia (9,6%), Emilia Romagna (7,8%), Piemonte (6,7%), Lazio (6%), Liguria (5,2%), Veneto (4%) e Calabria (3,6%) mentre il record di soggetti che hanno intestati piu’ di 50 veicoli spetta sempre alla Campania, con 280, davanti a Sicilia (214), Lombardia (183), Puglia (172) ed Emilia Romagna (122). Le persone proprietarie di piu’ di 10 veicoli sono 14.115. I veicoli radiati ai sensi dell’articolo 94bis del Codice della strada sono stati 10.892 ma se ad essi si aggiungono quelli sottoposti a sequestro preventivo, le radiazioni sono destinate a superare quota 15mila: tra di loro, figura naturalmente una larga maggioranza di auto di “fascia media” ma anche 76 Porsche, 48 Ferrari, 42 Jaguar e 30 Maserati. Sono 527 gli utilizzatori identificati, il 40% dei quali italiani appartenenti alla criminalita’ comune, il 55% stranieri e il 5% riconducibili alla criminalita’ organizzata.
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