
Non doveva essere proprio “in perfetta forma” quando nel settembre del 2014, unitamente ad un suo connazionale complice, aveva pensato di introdursi all’interno dell’abitazione occupata da uno studente, in Via Petrarca, per rubare pochi euro, senza rendersi minimamente conto che lo studente, in casa, non solo c’era ma era anche sveglio, al punto da chiamare con grande prontezza i Carabinieri i quali, giunti sul posto in pochi secondi, avevano beccato i due “intrusi” mentre cercavano di scappare attraverso la finestra della cucina.
La scarsa “lucidità”, nell’azione furtiva, era costata ai due ladruncoli un arresto in flagranza di reato e, all’esito dell’udienza di convalida, un biglietto di Capanne per una villeggiatura di qualche mese.
Per uno di essi in particolare, E.R.H., tunisino del 1983, pluripregiudicato, una quasi immediata ed efficace condanna, emessa all’esito di giudizio abbreviato ai sensi dell’art. 442 del Codice di Procedura Penale, ad 1 anno di reclusione più 300 Euro di multa per furto aggravato, come dispone un provvedimento esecutivo firmato lo scorso 10 marzo dal Sost. Proc. Dott. G. PETRAZZINI.
Come spesso accade, il condannato non solo ha fatto perdere ogni traccia di sé ben consapevole dell’imminente esecuzione della condanna a suo carico, ma già prima dell’emissione della stessa, dopo aver scontato un periodo di custodia cautelare, beneficiando della misura più lieve dell’obbligo di dimora nel Comune di Perugia con obbligo di permanenza domiciliare nelle ore notturne, era stato notato dalle “Volanti” passeggiare tranquillamente in Via Del Lavoro dopo la mezzanotte, in piena violazione delle prescrizioni imposte, e pertanto denunciato: già prima della condanna, pertanto era chiaro che l’interessato non sarebbe stato estremamente collaborativo nella loro attività.
A seguito dell’emissione del provvedimento di condanna a suo carico, infatti, gli uomini della Squadra Mobile – Sezione Seconda “Criminalità Diffusa”, diretti dal Dott. CHIACCHIERA e coordinati dal Sost. Commissario ROSCIOLI, hanno avviato le ricerche in città.
Dopo aver setacciato tuta la zona “Fontivegge”, nella tarda mattinata di lunedì, gli agenti della Mobile, grazie al prezioso ausilio dei colleghi della POLFER di Perugia, nel frattempo attivati per le ricerche sull’area ferroviaria di loro specifica competenza, hanno individuato il tunisino, immediatamente accompagnato in Questura per la sua compiuta identificazione e la successiva notificazione del provvedimento pendente.
L’arrestato è stato accompagnato a Capanne, dove dovrà scontare la sua pena.
Numerosissimi i suoi trascorsi giudiziari e di polizia a Perugia: annovera precedenti, compiuti fin dal suo sbarco a Lampedusa nel 2007, per violazione delle norme sull’immigrazione, oltraggio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, ma soprattutto continue violazioni delle norme sullo spaccio di sostanze stupefacenti.
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