
di Morena Zingales
Si può stare in silenzio e indifferenti davanti a due persone che chiedono aiuto? Certo che no, se si ha un cuore! Ma, purtroppo, non sempre è così…
La storia di Carlo e Antonella (Collesi) la conoscono tutti, ormai ha fatto il giro del web e di tutti i giornali, ma nonostante ciò, il silenzio da parte delle istituzioni è assordante.
Carlo Collesi e Antonella (sua moglie), sono di Perugia, da tempo chiedono aiuto alle istituzioni per avere una casa prima di tutto e poi un lavoro. Lui disoccupato, lei invalida a un piede, ma non prende alcuna la pensione.
I due coniugi hanno bisogno di una casa per vivere, non hanno soldi, neppure un lavoro e per di più il 13 febbraio 2015 devono lasciare la casa dove attualmente stanno (Ponte Pattoli), non per sfratto. Con quel poco che hanno sono sempre riusciti a pagare l’affitto, ma adesso devono uscire, perché l’abitazione serve al proprietario e quindi, dal 13 febbraio saranno “sbattuti” in mezzo alla strada.
Toc Toc c’è nessuno che può aiutarli? A questo continuo bussare che viene fatto giornalmente sul web, Carlo e Antonella ricevono solo c’è solo silenzio.
Forse le istituzioni non credono che Carlo e Antonella vivono in queste condizioni! Purtroppo è la verità e lo dimostrano le foto pubblicate sul web. Giornalmente chiedono aiuto e non hanno più voce per gridare. Utilizzano in piccolo tablet e con quello si tengono in contatto con il resto del mondo.
Antonella si rivolge a noi in un messaggio privato su facebook e scrive: “Non sappiamo più che fare, siamo soli, senza lavoro, senza soldi, e nessuno ci dà una casa!”
E poi parlando delle istituzioni dice: “Ma sono ciechi e sordi! Non gli importa niente delle persone che hanno perso tutto per colpa della crisi! Stiamo al freddo, senza acqua calda. E ora dobbiamo perdere anche quel poco che ci e rimasto!
“Aiutateci” è l’ennesimo urlo di due fratelli perugini che non sanno più dove “sbattere la testa”.
Sul profilo facebook di Carlo Collesi si trova di tutto: foto, immagini di ogni genere, anche una pagina per la raccolta dei fondi.
Fratelli perugini aiutiamoli, il 13 febbraio è vicino e loro da quel giorno dovranno lasciare la casa dove stanno…
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