Viaggio nell’Umbria sociale: a Todi Tavolo della Concertazione

Un vero e proprio viaggio nell’Umbria sociale”. Così l’assessore regionale al welfare Damiano Stufara ha definito il lavoro del <b>Tavolo</b> Alto della Concertazione, convocato in tutta l’Umbria per partecipare le linee guida del secondo piano sociale della Regione. Ieri mattina (9 luglio) tappa a Todi, sesta delle 12 programmate per comunicare e discutere gli obiettivi strategici coi rappresentanti politico-istituzionali e i soggetti impegnati nelle politiche sociali. Stavolta con quelli dell'Ambito territoriale n. 4, Media Valle del Tevere. Introdotti dall’assessore tuderte Nazareno Menghini, ai lavori hanno contribuito, fra i presenti, i sindaci di Montecastello Vibio, Marsciano e Collazzone: Roberto Cerquaglia, Gianfranco Chiacchieroni e Alberto Borioli, Giuliano Mancinelli di Acu, Tiziana Ciabucchi di Cgil e Giorgio Menghini di Cisl, Stefano Lentini per il Distretto Sanitario e Franca Menculini di Polis per il volontariato.<br />“Siamo a metà percorso – afferma l’assessore - per un piano e una legge adeguati a una società che evolve, si trasforma e fa emergere nuove e sempre più complesse problematiche di natura sociale”.<br />Schematizzando su quali binari la Regione sta conducendo il nuovo Piano Sociale, Stufara parla di consolidamento del livello dell’ambito come scala più appropriata per una programmazione della gestione dei servizi che sappia valorizzare il ruolo di ciascun comune, ma anche superare le difficoltà dovute alla presenza in Umbria, come in gran parte del resto del Paese, di comuni molto piccoli. Poi di superamento di un elemento di ingiustizia presente in Umbria: il fatto che non dappertutto gli stessi diritti vengono garantiti. Inoltre di sperimentazione di politiche innovative, con un’azione di contrasto all’impoverimento delle famiglie umbre (in regione l’8% della popolazione è in condizione di povertà e un altro 8% vi sta rapidamente scivolando). “Stiamo costruendo – precisa l’assessore - una vera e propria azione di sistema di servizi, trasferimenti economici, agevolazioni tariffarie e fiscali per contrastare la tendenza”.<br />Fra gli aspetti innovativi, la sperimentazione di politiche di convivenza urbana ed altri, fondati sulla capacità di far rete e di integrare il lavoro di soggetti diversi, sia istituzionali, che esercitano una funzione pubblica, sia non statali, ma che, evidentemente, concorrono a perseguire finalità pubbliche.“Il punto – conclude Stufara - è capire come si integrano capacità, risorse, professionalità, impegno sociale e passione civile di tanti soggetti. Perplessità e preoccupazioni, invece, dal livello centrale dello Stato: venissero meno risorse fondamentali, anche la capacità di rispondere ai nuovi bisogni si attenuerebbe. Noi invece la vogliamo potenziare e per farlo crediamo debbano crescere, come sono cresciute, le risorse stanziate autonomamente da regione e comuni. Ci aspettiamo lo stesso sforzo anche dal governo nazionale”.

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