di <b>Luana Pioppi</b> <br />(UJ.com) Saranno almeno <b>250 i dipendenti</b> ternani della ThyssenKroupp che nei prossimi tre mesi andranno in cassa integrazione. Un'azione che la società tedesca ha deciso di intraprendere a causa del calo delle richieste di acciaio in Italia e all'estero. Nelle prossime ore la multinazionale convocherà il sindacato di categoria per concordare il calendario delle fermate. Il provvedimento riguarda i dipendenti impiegati nell'area specifica della produzione dell'acciaio. <br />E' probabile, però, che il peso del mancato lavoro venga ridistribuito anche in altri reparti fino a raggiungere circa <b>500 dipendenti</b> della ThyssenKroupp Acciai Speciali Terni. Secondo gli operatori del mercato questo calo di vendite, iniziato da settimane, si può protrarre per almeno altri tre mesi. Incidono, seppur in maniera minore, anche altri aspetti come il rapporto tra l'euro e il dollaro e i costi energetici. L'approvigionamento dell'energia elettrica da tempo sul tappeto ora deve essere affrontato in maniera celere dal Governo nazionale. Il ministro Ronchi ha già presentato le contro deduzioni dell'esecutivo nazionale alla commissione europea che vede il provvedimento delle tariffe agevolate come aiuto dello Stato e quindi vietato ad aziende come la ThyssenKroupp Terni.
Commenta per primo