<p>PERUGIA - Solidarietà nei confronti dei dipendenti onesti della Provincia di Perugia e richiesta di dimissioni rivolta al presidente Cozzari e allintera sua Giunta: ha avuto un doppio contenuto il sit in organizzato questa mattina dai gruppi del Cdl in Provincia di Perugia di fronte al palazzo dellEnte in Piazza Italia. Una manifestazione indetta nelle ultime ore dal Movimento Popolari Liberali (Luigi Andreani, consigliere provinciale e Salvatore Civiletti, segretario regionale) a cui si sono poi unite le altre componenti della Casa delle Libertà (Forza Italia e An). Di fronte ad una vicenda squallida come quella che si andata profilando negli ultimi tempi sono state le parole di Andreani vogliamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla maggior parte dei lavoratori, onesti, ingiustamente screditati dalloperato di imprenditori privi di scrupoli, di dirigenti con essi collusi e di una maggioranza incapace di vigilare sulla regolarità degli appalti.</p><p>Da qui la richiesta indirizzata alla Giunta Cozzari di consegnare le proprie dimissioni e dimostrarsi quindi capaci di un gesto di decoro e dignità politica in grado di risarcire i lavoratori e la società civile per i danni morali derivanti dal mancato esercizio dei doveri di vigilanza connessi al ruolo affidato. Chiediamo ha sostenuto Civiletti che ritorni la parola ai cittadini elettori, unici titolari della sovranità. Chiediamo ha poi aggiunto un impegno ulteriore della Magistratura per chiarire in maniera definitiva tutti gli aspetti dellinchiesta Appalti e principalmente gli intrecci tra politica e Massoneria. Invece di prendere il toro per le corna ha commentato il capogruppo di Fi Ivo Fagiolari prendendo parte alla manifestazione odierna come al solito si prende il toro per la coda e si fa di tutta unerba un fascio, quando al contrario occorrerebbe saper scindere in maniera chirurgica i livelli di responsabilità. A suo avviso cè una crisi della guida e della dirigenza amministrativa della Provincia: Ci sono colpe dirette (leggi inquisiti e arrestati) e colpe indirette (la cosiddetta colpa in vigilando) ha spiegato il consigliere azzurro -. Chi doveva controllare non lha fatto e per noi politicamente è responsabile allo stesso livello. Occorre dunque un cambiamento in profondità, a 360°.ù</p><p><br />I lavoratori sono in grossa difficoltà ha riferito il consigliere provinciale di An Antonio DAcunto e temiamo di ritrovarci con un Ente demotivato e spaccato al suo interno in quanto la parte politica che doveva dare un segnale non lha fatto o lo ha fato in maniera debole. E incredibile come da quel versante si sia cercato solo di minimizzare. Per Oliviero Bocchini, segretario Uspie (Unione sindacale professionisti italiani europei), quello che è accaduto è anche una conseguenza del regolamento interno inerente lorganizzazione degli uffici e la gestione del personale. Regolamento ha spiegato che prevede criteri inadeguati per listituzione degli uffici, la nomina dei dirigenti e che non prevede la loro rotazione o limiti temporali negli incarichi. Per questo lo stesso Bocchini ha richiesto allassessore al personale una urgente riunione sindacale. Tra i partecipanti al sit in anche Claudio Serafini, che oltre ad essere un dipendente della Provincia di Perugia è vicepresidente del Consiglio comunale di Todi e capogruppo consiliare del Movimento Popolari Liberali. </p>
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