(UJ.com) PERUGIA Non avevano nessuna pietà! Anche una ragazzina appena sedici anni era finita nelle loro grinfie. Una organizzazione, controllata da due albanesi che lavevano suddivisa in due sottobande criminali, è stata sgominata dai Carabinieri. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip Paolo Micheli, sono state eseguite a partire dalle prime ore di questa mattina (sabato 12 luglio 2008) a Perugia, Foligno e Bastia Umbra in contemporanea a 12 perquisizioni. Impegnati i carabinieri della compagnia del capoluogo umbro, unitamente ai colleghi di quelli di Assisi e Foligno e unita' cinofile di Bastia Umbra. Sette le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse e cinque quelle gia' eseguite, tutte a carico di personaggi originari dell'Albania. Altri sei gli arresti eseguiti in flagranza di reato. L'inchiesta, denominata ''Lily Marlene'', ha permesso ai carabinieri della compagnia di Perugia di scoprire una sistematica opera di reclutamento di donne da destinare alla prostituzione, svolta in Italia o all'estero, e che non teneva conto neppure della minore eta' delle giovani avvicinate. Al reclutamento collaboravano a volte - secondo gli investigatori - le stesse prostitute quando non impegnate nell'attivita'. Nell'ambito della stessa indagine, <b>coordinata</b> dal pubblico ministero Claudio Cicchella, i carabinieri, nel novembre scorso, hanno liberato dallo sfruttamento anche una giovane albanese sedicenne, fatta arrivare dal suo Paese in Italia e costretta a prostituirsi sulle strade del capoluogo umbro. Umbra.<br /><br />I sette stranieri a carico dei quali sono state emesse le ordinanze di custodia sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e solo due di questi, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra i soggetti finiti nella rete dei carabinieri anche un albanese di 28 anni, Halilaj <b>Bashkim</b>, ritenuto dagli investigatori il capo di uno deidue gruppi criminali. L'ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti e' stata eseguita nel carcere perugino di Capanne dove lo straniero si trovava dal 25 giugno scorso per detenzione di stupefacenti. L'altro presunto capo dell'organizzazione, invece, l'albanese Lirim Kolmaka, 38 anni, e' attualmente ricercato ma e' stato localizzato all'estero. Ricercata anche una rumena di 26 anni, Mihaela Georgeta Ignatescu, ritenuta dagli investigatori una delle donne che, oltre a prostituirsi provvedeva anche al reclutamento delle ragazze e alla loro sistemazione una volta giunte nel capoluogo umbro. Gli altri cinque soggetti, invece, tutti albanesi di eta' compresa tra i 24 e 27 anni, sono stati arrestati questa mattina. Dall'indagine e' emerso che i due gruppi avevano raggiunto un dominio incontrastato, esercitato su zone della periferia perugina, dove venivano fatte prostituire le ragazze. Un dominio reso tale anche - secondo gli investigatori - dalla continua collaborazione tra le due fazioni.
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