

(umbriajournal.com) PERUGIA – “In qualità di capogruppo del PRC ho presentato due interrogazioni su problematiche inerenti il territorio eugubino – gualdese e l’Alto Tevere – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli –: con la prima ho sottolineato l’esigenza di addivenire in tempi rapidi, con un momento di confronto interistituzionale, al completamento della Nuova Pian d’Assino da Mocaiana a Montecorona.
Serve, al di là della girandola propagandistica di promesse a base di “faremo “ e “ vedremo “, un serio cronoprogramma, stabilito con i parlamentari eletti in Umbria, con il Governo nazionale e con l’ANAS, che individui risorse certe e tempi di realizzazione sicuri . Le comunità dell’Alto Tevere e dell’eugubino – gualdese debbono usufruire, per i loro spostamenti e per le necessitò dell’economia, di un’arteria nuova, agevole e sicura, in sostituzione di quella odierna, piena di curve e quantomai accidentata, da Mocaiana di Gubbio a Montecorona .
Si dia una risposta precisa a queste comunità, appese ormai da tempo, tra l’altro, alle alterne vicende dell’altra grande arteria a loro necessaria, ovvero la Perugia – Ancona . Per questo mi adopererò, fino alla scadenza del mio mandato ed anche oltre . La seconda interrogazione da me presentata intende invece sollecitare la realizzazione della definitiva e ottimale regimazione del fosso della Strada dritta di Gubbio, le cui acque confluiscono nella Saonda .
Grazie alle parziali opere realizzate negli anni scorsi dal Comune di Gubbio, con la supervisione della Provincia di Perugia, si è potuto attenuare l’impatto e l’estensione degli allagamenti conseguenti ai forti rovesci che con sempre più frequenza avvengono nei nostri territori, ma persistono comunque problemi per alcune abitazioni che, anche in occasione dell’ultimo acquazzone di novembre, hanno registrato fenomeni di afflussi d’acqua nelle proprie pertinenze .
Ho ritenuto, pertanto , giusto e doveroso raccogliere le sollecitazioni della popolazione degli abitati di Ponte d’Assi e Cipolleto, che si è mossa anche con una petizione inoltrata alle Istituzioni. La cura, la regimazione e la sicurezza dei corsi d’acqua deve rappresentare una priorità per le Istituzioni : ogni denaro speso in prevenzione ne evita dieci spesi per far fronte ai danni e alle calamità”.
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