Orvieto d’Autore” il 16-17-18 agosto in Piazza Duomo, tre giorni di grande musica e canzoni

<p>(UJ.com) ORVIETO - Sarà Nada, uno dei nomi che hanno fatto la storia della canzone italiana, accompagnata da Fausto Mesolella, chitarrista degli Avion Travel ed autentico mostro sacro di questo strumento, a chiudere una rassegna musicale che, il 16-17-18 agosto, accenderè i riflettori sullo splendido scenario di Piazza Duomo ad Orvieto (lato sinistro della piazza). Gli appuntamenti di grande spessore di</p>
<p> “Orvieto d’Autore” così s’intitola la breve ma valida rassegna, sono realizzati sotto la direzione artistica di Storie di note, l’etichetta musicale, ormai di casa ad Orvieto, di riferimento per la musica d’autore in Italia, saranno preceduti, già il 14 e 15 agosto da alcuni interessanti appuntamenti di jazz proposti dalla Gelateria Pasqualetti in collaborazione con “Bevi Piano” di Piero Di Salvo. L’ingresso gratuito a questi eventi permetterà ad un pubblico più vasto di quello tradizionalmente amante della musica d’autore e jazz di assistere a concreti a cui si può normalmente assistere nei teatri, auditorium ed importanti music-club.</p>
<p>La manifestazione è patrocinata dal Comune di Orvieto con il sostegno della Cassa di Risparmio di Orveito, di Confcommercio Orvieto, di Confagricoltura, dei Commercianti del Centro Storico e del Bar Caffetteria Hescanas. Ecco il programma dei concerti: • Domenica 16 agosto ore 21,30 Kay Mc Karti voce, arpa e chitarra con Piero Ricciardi percussioni E’ storicamente l’ambasciatore della musica e della cultura irlandese in Italia; la sua voce celestiale e la sua grande comunicativa incantano e coinvolgono il pubblico. Oltre che presentare alcuni brani molto significativi della storia e della tradizione della sua terra, interpreterà molte canzoni da</p>
<p>lei stessa composte; Kay Mc Carthy infatti, non è soltanto un’interprete eccellente, ma anche un’autrice e compositrice molto attenta all’attualità e ai temi sociali. Meravigliosa una sua canzone dedicata a Madre Teresa di Calcutta. • Lunedì 17 agosto ore 21,30 Giorgio Conte voce, arpa e chitarra con Piero Ricciardi percussioni Il fratello più giovane del celebre Paolo, anch’egli amatissimo oltre che in tutta Europa, anche in Canada e Australia, ritorna a grande richiesta anche sull’incomparabile scenario di Piazza Duomo dopo l’entusiasmo suscitato lo scorso mese di maggio al</p>
<p>Teatro Mancinelli, questa volta in un trio accompagnatola Claudio Rossi e Alberto Parone, due fra le colonne portanti della sua storica band. Grande “Chansonnier”, straordinario imbonitore di platee, che gioca al jazz come fa con la poesia, Giorgio Conte non perderà anche questa occasione per incantare e divertire con la sua musica colta e raffinata che ben si accompagna con le sue storie di vita e le sue canzoni struggenti fino alle risate e così allegre da lasciare l’amaro in bocca. • Martedì 18 agosto ore 21,30 Nada voce con Fausto Mesolella chitarre Voce storica della canzone italiana, fina dalla sua prima apparizione a 15 anni nel ’69 al festival di Sanremo (vinto poi nel ’71), Nada presenta insieme ad uno dei più celebri</p>
<p>e virtuosi chitarristi italiani, Fausto Mesolella, da vent’anni colonna dei mitici Avion Travel (anch’essi vincitori a Sanremo), un repertorio di alcune fra le sue canzoni più famose di ieri e di oggi (Ma che freddo fa, Amore disperato, Il cuore è uno zingaro e tante altre), insieme ad alcune cover di grandi autori quali Paolo Conte e Franco Battiato. Un repertorio reso celebre anche dall’album Nada Trio, sempre con Fausto Mesolella, gioiello acustico e autentico evergreen. Nada calcherà il palco di Orvieto pochi giorni dopo la proiezione in anteprima al prestigioso Festival del Cinema di Locarno di “Il mio cuore umano”, film documentario della registra</p>
<p>Costanza Quadriglio, interpretato dalla stessa cantante e tratto dal suo omonimo libro autobiografico. Film che verrà poi trasmesso il 20 agosto su RAI 3.The Kay Mc Karti Duo in “Simply Kay” Nata a Dublino ed italiana d’adozione, da trent’anni è portavoce della tradizione musicale irlandese in Italia ed in Europa. Molto apprezzata nel nostro paese, gode di ampia considerazione e grandissima stima anche all’estero. Con uno stile proprio, unico, inconfondibile e raffinatissimo, espressivo ed alieno a qualunque etichetta, nonché abile intrattenitrice, trae la sua ispirazione dalla sua terra d’origine arricchita di tutte le più aggiornate esperienze. Il suo repertorio è composto da brani di musica tradizionale ai quali si aggiungono pezzi originali firmati dalla stessa vocalist. Nei suoi concerti Kay Mc Carthy mescola le due lingue nelle quali è regina: inglese e gaelico, affidando al gaelico il senso di mistero, la</p>
<p> magia della favola. Kay considera il gaelico una lingua meno consumata ed inflazionata dell’inglese, più idonea ad esprimere con freschezza la realtà del presente, a narrare perfino storie di cronaca e di vita recente di cui “Rianta”, il suo penultimo disco, è comunque disseminato. “Rianta”, plurale di “Rían”, in gaelico vuol dire tracce, segni, percorsi, cammini. “Rianta” è anche il titolo del bellissimo spettacolo musical-onirico-mitologico con cui il prestigioso teatro Marrucino di Chieti ha aperto la stagione 2005/2006. Kay McCarthy Duo in “Simply Kay” Kay si presenta in formazione duo con un affascinante recital (“Simply Kay”), dove la semplicità della voce umana “disadorna” (con qualche concessione alla chitarra, al whistle e all’arpa celtica) accompagnata dalla pulsazione atavica delle percussioni, esalta la magia e il mistero della comunicazione musicale essenziale. Giorgio Conte Astigiano, classe 1941, avvocato, compositore di grandi successi e chansonnier conosciuto ed apprezzato anche all’estero (celebri le sue tournèe in Canada, Francia, Belgio, Germania) Giorgio Conte grazie alle influenze familiari si appassiona fin da giovanissimo al jazz ed alla grande musica francese. Con il fratello Paolo si esibisce spesso in quartetti e quintetti swing, e comincia ben presto a comporre canzoni per i grandi</p>
<p>interpreti dell’epoca, da Celentano a Mina, da Ornella Vanoni a Wilson Pickett, Milva e Patty Pravo. L’attività di compositore lo porta a collaborare ancora con il fratello, per il quale scrive, tra le altre cose, la musica di Una giornata al mare, divenuto subito un grande successo. Con Deborah scritta per Fausto Leali e Non sono Maddalena composta per Rosanna Fratello, Giorgio Conte emerge subito come prolifico e virtuoso compositore anche nel panorama internazionale. Negli anni ‘80 decide quindi di pubblicare i suoi primi album come autore ed interprete: escono Zona Cesarini e L’Erba di San Pietro che lo vedono protagonista in prima persona nel panorama italiano della musica d’autore. Nel 1993, la svolta definitiva della sua vita, quando Giorgio decide di abbandonare l’attività di avvocato per dedicarsi interamente alla carriera artistica, con il desiderio di porre la sua attenzione soprattutto al panorama internazionale. Realizza così in 6 anni oltre 400 spettacoli fra Germania, Svizzera, Austria, Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Canada e Italia. Nel 1996 la sua</p>
<p>esibizione al prestigioso Forum di Montreal, all’interno del Festival della canzone francese (unico autore non francese ad essere invitato) lo consacra definitivamente al pubblico e la musica francofona. Accolto al Forum con il tutto esaurito, Conte tornerà infatti in Canada ospite in programmi televisivi e protagonista di live di grande successo. Pubblica in quegli anni due CD in Europa e Nord America: Concerto e La vita fosse. In Italia esce intanto nel 1993 Giorgio Conte con Dischi Ricordi, mentre nel 1997 la Polygram/Polydor ripresenta al pubblico italiano il live Concerto, disco già titolare di numerosi premi e segnalazioni della critica europea. Alla fine di aprile 1999 Giorgio Conte pubblica, per la Polydor/Universal Music Italia Eccomi qua, che ci propone un'artista particolarmente maturo, ispirato e frizzante. Fra le numerose collaborazioni artistiche di questo ultimo disco, si ricordano: Cecilia</p>
<p>Chailly all’arpa, Lucio “Violino” Fabbri, Fabio Treves all’armonica, Roy Paci alla tromba e Jimmy Villotti alla chitarra. Al disco è seguito un Tour che ha portato Conte in tutta Italia, in Svizzera, Francia, Germania e Spagna. Nel 2003, ecco un suo grande ritorno, con un doppio progetto: Il Contestorie (Storie di Note-Suonimusic), un nuovo album con otto brani inediti cui è allegato un libro di poesie, racconti e aforismi, pubblicato nel 2004 anche in Svizzera e Canada, mentre in Francia esce La Belle Vie, una selezione dei migliori brani dei suoi ultimi due album.</p>
<p>Il tour che ne segue, oltre all’Italia, lo ha portato in Svizzera, Germania, Francia, Canada e in Austria come unico ospite italiano in cartellone al fianco di artisti di fama mondiale quali Al Jarreau, Dee Dee Bridgewater, George Benson e Ibrahim Ferrer tra gli altri. La sua ultima uscita discografica, The best of / live al Sovrano Festival /Alberobello 2004 (Storie di Note-Suonimusic), risale al settembre 2005 e testimonia il meglio della sua produzione live in un’impeccabile registrazione di un’altrettanto impeccabile concerto nella piazza antistante il Trullo Sovrano di Alberobello. Nel giugno 2007, al teatro Alfieri di Asti, sua città natale, esordisce con “Controtempo” il suo nuovo “concerto teatrale ‘slow’ da gustare a passo d’uomo”. Lo spettacolo, oltre al suo quartetto vede impegnati sul palco il quartetto d’archi genovese “Gnu-quartet” e la compagnia di ombre “L’asina sull’isola”. Nel 2008 si è dedicato soprattutto ai concerti in Europa e inaugurando</p>
<p>una nuova formazione, minimale, ma di grande effetto e qualità artistica, accompagnato da un musicista polistrumentista inimitabile per bravura e simpatia, Alessio “Ciccio” Graziani. Non ha però disdegnato le sue altre grandi passioni, poesia e letteratura, colloquiando con Guido Gozzano in un particolare reading teatrale, “E’ questa l’ora antica torinese”, con accompagnamento musicale (dei suoi storici musicisti) e in voce via etere di Umberto Broccoli. La piece è stata presentata con grande successo in prima nazionale al Teatro Alfieri di Asti e subito dopo al Salone del Libro di Torino 2009. A confermare la sua versatilità e il suo entusiasmo per la musica c’è anche il progetto musicale in compagnia del figlio Tommaso, bravissimo chitarrista, con il gruppo denominato LA FOULE GIORGIO CONTE PASSION QUARTET, su musiche di Django Reinhardt e valzer musette in stile manouche, col quale sempre più spesso si esibisce nei festival di genere e all’estero.</p>
<p>E’ in fase di realizzazione un documentario, prodotto da Storie di note, il primo che andrà finalmente a raccontare ed approfondire la storia a artistica ed umana di questo straordinario personaggio, assolutamente unico nel suo genere. La pubblicazione è prevista per il prossimo autunno. NADA &amp; FAUSTO MESOLELLA voci e chitarre in concerto acustico NADA è uno dei nomi femminili più significativi, quasi un’icona, della musica leggera italiana. FAUSTO MESOLELLA è l’insostituibile chitarra degli Avion Travel, l’anima trascinatrice dell’ormai storica band di origine casertana. Circa dieci anni fa, per circostanze quasi casuali, i due artisti si sono incontrati e hanno dato vita ad una collaborazione legata al puro piacere della musica che portò e ancora porta a picchi artistici straordinari. NADA è sulle scene italiane da oltre trent’anni, è legata alla memoria e alle passioni di tanti italiani, fin da quando, quindicenne, fu catapultata quasi a forza sul palco dell’Ariston di Sanremo,</p>
<p>dove, nel giro di tre anni, ottenne, ancora minorenne, un primo e un terzo posto al celebre festival, con canzoni rimaste celebri come “Ma che freddo fa” e “Il cuore è uno zingaro”. FAUSTO MESOLELLA ha avuto anche lui, con gli Avion Travel, il suo periodo di gloria sanremese tra il ’98 e il 2000, con una vittoria (con la canzone “Sentimento”) e diversi premi speciali. Sia Nada che Mesolella si sono poi allontanati da quel mondo fatto di molta apparenza, ma spesso di contenuti musicali un po’ banali e superficiali. Lei ha avuto alcuni incontri e collaborazioni molto significativi, tra cui quello fondamentale con il “cantautore maledetto”,</p>
<p>suo concittadino livornese, Piero Ciampi, che le ha aperto nuovi orizzonti creativi, permettendole di divenire in seguito anche un’autrice di grande qualità e contenuto. Lo stesso Fausto Mesolella, oltre a continuare la sua indissolubile collaborazione con gli Avion Travel, ha partecipato e contribuito a diversi altri progetti concertistici e discografici, due dei quali hanno avuto quale partner di eccezionale spessore appunto Nada. La collaborazione tra NADA e FAUSTO MESOLELLA nasce ufficialmente nel 1996, con l’uscita di un disco, NADA TRIO, che, distribuito esclusivamente nelle edicole in allegato ad una rivista musicale, ha avuto un ottimo successo di vendite (oltre 30.000 copie) ed è stato uno dei precursori del cosiddetto “gadget” musicale, che a portato, in questi tempi in Italia, ad avere quasi più dischi nelle edicole che nei negozi specializzati. Del celebre trio faceva parte anche</p>
<p>Ferruccio Spinetti, il contrabbassista degli Avion Travel. La formazione, improntata sulla grande voce e teatralità di NADA e sui virtuosismi dei due musicisti in scena con lei, ebbe una straordinaria stagione di concerti, durata fino al 2002. Poi, gli importanti progetti a cui i tre musicisti si sono dedicati, hanno tolto tempo ed opportunità a questo piccolo grande progetto. NADA infatti, dopo una ennesima partecipazione nel 1999 al Festival di Sanremo (“Guardami negli occhi”) nel 2001 è uscita con un album di grande forza sonora e dai testi, scritti dalla stessa cantante livornese, ruvidi e dolci nello stesso tempo, comunque di forte drammaticità, quasi autobiografici. Il disco, dalle sonorità quasi rock, ha avuto un impatto molto forte</p>
<p>nell’ambiente musicale, dando all’artista nuovamente grande visibilità e prestigiosi spazi concertistici. Uno dei due produttori artistici dell’album intitolato “L’amore è fortissimo e il corpo no”, insieme a Pasquale Minieri, è stato proprio FAUSTO MESOLELLA, inserendo tra l’altro tutto uno straordinario tappeto sonoro fatto di chitarre acustiche ed elettriche. Questa collaborazione ha rinsaldato ulteriormente il legame artistico fra la cantante e il chitarrista, rilanciando anche il loro progetto artistico, ora non più trio, ma duo squisitamente acustico, capace di infondere emozioni fortissime, grazie alla particolare voce di Nada (calda e roca</p>
<p>allo stesso tempo) ed ai geniali arrangiamenti per chitarra). Il repertorio del concerto (che riprende quello del celebre album NADA TRIO con alcune novità e aggiunte) è composto da covers di classici e/o nuovi arrangiamenti di hits della cantante livornese. Tra le covers, spiccano: La Fisarmonica di Stradella (P. Conte), Les Bicyclettes de Belsize (Redd, Mason, Misselvia, Piancheri), Maremma (tradizionale), Luna Rossa (tradizionale) e Venezia Istanbul di F. Battiato. Ciò che rende così “gustoso” questo concerto è l’atmosfera minimale che si respira nelle varie tracce. Mesolella (chitarra) riesce a creare ritmo trascinante anche senza l’apporto di basso e percussioni (per esempio nella splendida versione acustica di Amore disperato).</p>
<p>A tratti si riflette immersi in un’atmosfera quasi noir, in altri momenti si sorride al ritmo scanzonato di La porti un bacione a Firenze. Altri brani celebri della scaletta del concerto sono Come faceva freddo di Piero Ciampi ed alcuni storici e più recenti del repertorio di Nada, tra cui Ti stringerò e la bellissima Grazie, composta proprio insieme a Mesolella.</p>

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