
Quello presentato alla Cassazione dalla difesa di Raffaele Sollecito nel processo per l’omicidio di Meredith Kercher e un ricorso che ha messo in risalto 200 tra “sviste, lapsus ed errori grossolani” della sentenza della Corte d”assise d’appello di Firenze. I legali chiedono l’annullamento della condanna subita dall’ingegnere pugliese. Il ricorso si compone di 653 pagine e 144 allegati. E’ diviso per capitoli, dedicati a quelli che sono considerati gli errori dei giudici fiorentini che hanno inflitto 25 anni a Sollecito e 28 e sei mesi alla Knox. La difesa del giovane contesta la sentenza d’appello nella parte in cui sostiene la presenza di più soggetti nella casa del delitto sulla base delle tracce di sangue evidenziate con il luminol dalla polizia scientifica.
C’è però secondo i legali un documento successivo degli stessi investigatori che esclude invece i reperti ematici. Il collegio di secondo grado, per gli avvocati Bongiorno e Maori “si confonde” poi sull’impronta di scarpa insanguinata di Rudy Guede, attribuita invece a un piede nudo della Knox. Si tratta della stessa traccia che venne ritenuta inizialmente delle calzature di Sollecito portando al suo arresto ma poi rivelatasi – “pacificamente” per i legali del giovane – dell’ivoriano. Nel ricorso ampio spazio è poi dedicato alla prova genetica.
In particolare al Dna di Sollecito trovato sul gancetto del reggiseno della Kercher. a difesa di Sollecito al termine del ricorso chiede l’annullamento della condanna. Il ricorso approderà in aula mercoledì il procedimento. Sollecito sarà presente accanto ai suoi legali.
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