Lettera aperta ai tuderti

<p>Cari concittadini,</p><p>assumersi la responsabilità di amministrare una città come Todi è come gestire un’attività commerciale, dove, di fronte alle richieste di chi arriva ospite della città, noi dobbiamo rispondere con offerte che diano piena soddisfazione a tali esigenze. L’economia tuderte, conseguenza naturale dell’occupazione e quindi dello sviluppo di settori come: l’artigianato, il commercio, la piccola e media industria, l’edilizia e così via, ha comunque come perno il turismo. Sento parlare da decenni di vocazione turistica di Todi ma mai niente è stato posto in atto per accampare a pieno il titolo di città turistica. In un contesto di questo tipo diventano prioritari l’immagine della città ed i servizi che dobbiamo profferire a chi viene a visitare la nostra bella Marzia Todi. Questo è un impegno che, concordemente con tutti i colleghi e con il pieno consenso del Sindaco, mi sono assunto. La città dovrà essere più in ordine e perdere quella patina di trascuratezza con la quale è stata rappresentata in questi ultimi anni. La viabilità ed i parcheggi dovranno essere all’altezza di tale pretesa. Ci sono in programma opere pubbliche che risolveranno l’annoso problema del traffico e del parcheggio selvaggio. Sono opere ambiziose che il Sindaco e noi tutti intendiamo realizzare nel periodo di questo nostro primo mandato. <br />Io credo che l’impatto visivo che colpisce il visitatore che giunge a Todi sia un forte veicolo di promozione, che deve esser di segno positivo e non altrimenti, perché il mezzo migliore per promuovere una città è quello di un ospite che se ne va contento ed appagato con il desiderio di ripetere l’esperienza e di farla vivere a chi conosce. Ci sono angoli della nostra città che richiamano l’attenzione del turista, al quale viene impedito, tanto per fare un esempio, di fare fotografie per via di parabole nei vicoli del Centro, poste su balconi. Ci sono discendenti di grondaie e tubature che fuoriescono da abitazioni in plastica milticolorata che vanno sostituiti con tubature idonee e stagne. Lungo il Corso Cavour fino a fuori Porta Romana insistono negozi inutilizzati con porte o vetrine fatiscenti. Il privato ha il dovere civico di rimuovere queste situazioni che deturpano l’immagine della nostra città. Mi sto rendendo conto che la delega conferitami dal Sindaco è talmente ampia da farmi diventare oneroso lo svolgere di questo compito, ma ce la metterò tutta, col supporto e la disponibilità degli assessori Moreno Primieri e Antonio Serafini. Questo atto di conferimento del Sindaco è stato un riconoscimento alla mia persona, e di questo ne sono fiero. Fra alcuni giorni si riattiverà ed illuminerà la Fontana della Rua. Si stanno contattando i vivaisti tuderti per chiedere loro una prestazione d’opera professionale al fine di sistemare i Giardinetti Oberdan, che, dopo la sostituzione delle famigerate “candele”, necessita di cura per quanto riguarda le aiuole. In ultimo, si prenderanno contatti con l’Enel e la Telecom per rimuovere cavi volanti o superflui che abbruttiscono talune facciate di palazzi del Centro storico. Ho iniziato facendo eliminare tutti quei tubi che fuoriescono dalle pavimentazioni delle vie e che insistono deturpanti dal tempo del Risanamento del Colle, ma è solo l'nizio. Ci aspetta un gran lavoro e chiedo perciò la collaborazione di ogni cittadino, verso il quale faccio sollecito di sensibilità ed amore per la nostra Città. </p><p>consigliere comunale Mario Epifani <br />con delega al decoro urbano e alla salvaguardia del Centro Storico </p>

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