<p>post <b>M. Zingales</b> UJcom2.0 <b><span style="color: #c00000;">@</span></b> (UJ.com) PERUGIA - La Merloni deve uscire dal cono dombra e ritornare ad essere percepita e vissuta come una grande emergenza nazionale. E quanto scrive il vicepresidente del Consiglio regionale, Orfeo Goracci (Prc-Fed.sin.) che annuncia la sua partecipazione, il prossimo 14 ottobre, alla manifestazione proposta e organizzata dal sindacato in difesa del lavoro e dei lavoratori della Antonio Merloni dello stabilimento di Colle di Nocera Umbra. Le crisi occupazionali pesano ovunque, - evidenzia Goracci - ma purtroppo hanno un <b>valore aggiunto</b> negativo in una realtà come quella del territorio eugubino-gualdese-nocerino da sempre più debole sul piano economico e deficitaria in tanti campi a partire dalla assoluta insufficienza delle infrastrutture viarie. Per il vice presidente del Consiglio regionale, la vicenda, non solo deve essere sul tavolo del Governo (già cè), ma il neo ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani deve avere piena consapevolezza che questa è la voce di migliaia di lavoratori già finiti nella precarietà e nella povertà e che il grido di dolore e di protesta viene da unarea vasta che senza la ripartenza della Merloni subirebbe una crisi assolutamente insopportabile.</p>
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<p>Altri soggetti, che in questi anni sono stati colpevolmente assenti, quali gli industriali e il sistema del credito, sempre in prima fila a criticare limiti e ritardi degli altri e a chiedere lintervento pubblico, ma latitanti quando si tratta di investire e rischiare, è ora aggiunge Goracci - che facciano la loro parte su una vertenza così importante e delicata. Lesponente di Rifondazione <b>comunista</b> fa anche sapere che il prossimo 16 ottobre parteciperà, a Roma, alla manifestazione indetta dalla Fiom Cgil e per quanto mi riguarda spiega - vedo una chiara vicinanza e continuità tra le due iniziative. A Roma, al centro della piattaforma, ci saranno la difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori che in tanti, a partire dal falco Marchionne, stanno azzerando, riportando la qualità del lavoro indietro di almeno 30-40 anni.</p>
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<p>Quando si parla di certi personaggi commenta Goracci - e in particolare della Fiat, che ha sempre rappresentato lavanguardia in questo paese, viene immediata la considerazione che ci sono i soliti noti che hanno come filosofia comportamentale quella di privatizzare utili e profitti, socializzare perdite e difficoltà. Goracci auspica, in conclusione che queste occasioni possano essere <b>utilizzate</b> da tutte le forze politiche, sindacali, organizzazioni di base e movimenti, dalla società civile, per mettere al centro delliniziativa politica limpegno per il lavoro e la lotta alla precarietà come lemergenza sociale su cui intervenire e da cui ripartire per ricostruire la società e la democrazia in questo martoriato paese.</p>
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