<p>(UJ.com) PERUGIA - Fascicoli con approfondimenti investigativi sarebbero transitati nelle ultime ore dal Comando dei Carabinieri del Noe agli uffici del Tribunale di Perugia. Li ha chiesti il gip, <b>Claudia Matteini</b>, che sta valutando la posizione delle 11 persone arrestate con il bliz del 29 luglio scorso, dopo gli interrogatori di garanzia e le richieste dei difensori. Posizione diverse sia per i reati contestati dal gip sia per la linea difensiva scelta. <br /><br />Cinque degli indagati, infatti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il pm, Manuela Comodi, ha espresso parere negativo per tutti: niente libertà sia per chi è in carcere sia per chi si trova ai domiciliari. La pubblica accusa sostiene che nei mesi scorsi nulla ha avuto un effetto deterrente per l'associazione a delinquere, responsabile del disastro ambientale di <b>Bettona</b>. Ha continuato in maniera spregiudicata nelle condotte illecite che hanno caratterizzato la gestione del depuratore nonostante gli interventi dei carabinieri e della magistratura. <br /><br />Il pm, nella richiesta delle ordinanze di custodia cautelare, ha sottolineato che è stato tanto forte il movente economico che gli indagati sono rimasti indifferenti alle denunce e alle indagini e che hanno cercato soluzioni <b>alternative </b>ai problemi dell'attività investigativa. Per il pm c'era una certezza nell'impunità. Il gip Matteini in questi giorni sta valutando gli elementi prodotti dai difensori.</p>
Commenta per primo