<p>(UJ.com) PHILADELPHIA (USA) <!–webbot bot="Timestamp" S-Type="EDITED" S-Format="%d/%m/%Y" startspan –>19/08/2008<!–webbot bot="Timestamp" endspan i-checksum="12639" –> - La senatrice del Partito Democratico Anna Rita Fioroni si è recata di recente in visita privata presso i laboratori dellIstituto Sbarro Health Research Organization di Philadelphia, negli Stati uniti, diretto e fondato dal professore Antonio Giordano di Napoli. LIstituto euna delle realtà più continue e solide tra quelle costruite dagli italiani alestero ed e situato allinterno della <b>Temple University</b>. La senatrice del Pd ha mostrato un grande interesse verso questa realtà americana dal forte imprinting italiano e ha tracciato un suo bilancio al termine dellincontro. Questa struttura ha confermato Fioroni - ha raggiunto livelli di eccellenza riuscendo a convogliare e stabilizzare tante intelligenze e capacità provenienti da tutto il mondo. Ho apprezzato il metodo utilizzato per formare i giovani ricercatori, che valorizza il merito e apre notevoli opportunità di crescita per ognuno, da qualsiasi paese provenga. In particolare mi ha colpito la forte presenza di scienziati italiani ha spiegato -, che portano avanti il proprio lavoro di ricerca senza tagliare i fili con lItalia creando così un proficuo interscambio e confronto di idee e risultati. Altrettanto interessante è il progetto volto a creare Fondazioni italiane come la Human Health Foundation (HHF Onlus) ha aggiunto -, che sta crescendo a Spoleto, e che può attrarre finanziamenti in linea con il sistema competitivo statunitense e sviluppare progetti di ricerca nel nostro territorio. Un plauso quindi allopera del professor Giordano, tutta indirizzata a far dialogare i due diversi sistemi di ricerca italiano e statunitense per trarne la miglior sintesi. In particolare lequipe, tutta italiana, del professor Giordano è arrivata ad una scoperta interessante: lindividuazione di un composto che arresta la crescita del cancro e che potrebbe divenire una semplice e non dannosa terapia. Si tratta della proteina pRb2 di cui è stata anche scoperta la piccola porzione attiva contro il tumore Spa310: la molecola, prodotta sinteticamente in laboratorio e introdotta in topi in cui erano state precedentemente iniettate cellule tumorali, inibisce la crescita del tumore che regredisce, fino a scomparire. </p>
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