Il Puc in Commisssione

Presentato in commissione “Assetto del territorio” il Puc 2, le linee guida del Piano ur-bano complesso del comune di Città di Castello, che prevede finanziamenti su inter-venti pubblici e privati relativi all’edilizia residenziale, le attività produttive, commerciali, turistiche, ricettive e di servizi ad imprese e cittadini.<br />“È un’opportunità che ci consente di proseguire il lavoro iniziato nel centro storico con il Contratto di quartiere e completare il recupero e la riqualificazione di contenitori ed immobili” ha detto il sindaco Fernanda Cecchini intervenendo alla riunione “dobbiamo coglierla accelerando i tempi di ricognizione e di scelta perché, salvo proroghe, il ter-mine per la presentazione del progetto scade il 30 settembre. L’orientamento è prose-guire sulla strada intrapresa costruendo un progetto che non guardi solo al recupero ma anche all’organizzazione di funzioni nel centro storico, obiettivo a cui sono partico-larmente interessare, come è emerso in un recente incontro, le associazioni di catego-ria. Oltre alla residenza, il Puc2 focalizza l’attenzione sulle attività commerciali, turisti-che – ricettive e di servizi, per aumentarne il valore aggiunto attraverso operazioni di marketing territoriale. I margini di elaborazione del progetto sono per ora molto aperti” ha concluso il sindaco “anche se abbiamo dei limiti economici fissati dal Puc2. Gli im-porti complessivi non potranno superare gli otto milioni di euro e all’interno di questa cifra i beni pubblici da recuperare non potranno pesare per oltre il 60%. Del restante 40% il 20 dovrà essere coperto dai privati per interventi sulla residenza e il restante 20 per le attività commerciali, produttive o di servizio. Percentuali che sottolineano come la costruzione del progetto dovrà vedere una concertazione tra i vari soggetti interessa-ti così come avvenuto con il Contratto di Quartiere, cui abbiamo dato una continuità tecnica, inserendo nel bando come priorità gli interventi di edilizia residenziale nei quartieri di Prato e Mattonata”. <br />La partecipazione del comune di Città di Castello al Puc2 è strettamente correlata all’interesse che i privati dimostreranno per le varie tipologie ammesse e consultabili nei bandi che sono in pubblicazione a partire da oggi (giovedì 31 luglio). Il testo è con-sultabile sul sito internet del comune, dove sono disponibili anche i modelli per le do-mande. <br />“Il meccanismo del Puc2” ha spiegato Federico Calderini, dirigente del Settore Urba-nistica “prevede che sia individuata la porzione di territorio dove concentrare gli inter-venti; il bando comunale individua il centro storico e la cinta perimuraria come perime-trazione provvisoria, riservandosi eventuali aggiustamenti alla fase successiva, quando il consiglio comunale valuterà, anche sulla base delle domande pervenute, la perime-trazione definitiva del progetto con cui concorrere alla ripartizione dei fondi. Gli inter-venti privati potranno beneficiare di contributi a fondo perduto la cui entità varia, dal 30% al 7,5,  in relazione alla loro tipologia ed alla spesa complessiva prevista. Nello specifico si tratta di interventi di edilizia residenziale come ristrutturazione urbanistica, edilizia, restauro e risanamento conservativo, manutenzione straordinaria e nuova co-struzione; sul versante delle attività produttive o commerciali  e turistiche - ricettive l Puc2 prevede l’acquisto di attrezzature, l’installazione di reti telematiche, impianti,  il recupero o la nuova costruzione di immobili”. Il dibattito relativo all’illustrazione del Pia-no Urbano complesso è vertito soprattutto sulle modalità tecniche e politiche del pro-getto. <br />Sandro Busatti (An) ha suggerito di valutare l’inserimento di Piazza Garibaldi, chie-dendo di “effettuare una stima sul numero dei privati, potenzialmente interessati al bando sulla residenza, che prevede un intervento ‘cielo-terra’ e non su sezioni orizzon-tali dell’immobile”. Franco Ciliberti (Coalizione Con Ciliberti) ha ribadito “il carattere politico della scelta della perimetrazione e il ruolo che nella definizione del progetto a-vranno la commissione in via preliminare e il consiglio comunale in via definitiva”.

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