Il Corteo di Civitella d'Arna

PERUGIA <!–webbot bot="Timestamp" S-Type="EDITED" S-Format="%d/%m/%Y" startspan –>19/08/2008<!–webbot bot="Timestamp" endspan i-checksum="12639" –> - E’ partito da Piazza Italia, per arrivare fino a Piazza IV Novembre, il corteo storico di Civitella D’Arna, sotto lo sguardo incuriosito e ammirato di turisti e passanti. Questa mattina circa trenta figuranti hanno sfilato per Corso Vannucci e rappresentato uno spaccato di vita del contado perugino di metà Ottocento, tra storia e tradizione, fasto e folklore: è un’anteprima della “Festa delle campane e del dialetto perugino” in programma a Civitella D’Arna dal 22 al 31 agosto prossimi. Un’iniziativa che, per l’assessore Ilio Liberati (Sviluppo Economico e Turismo) rappresenta “una importante occasione per promuovere una parte di territorio, recuperare antiche radici, usanze e memoria, anche attraverso una serie di studi approfonditi che gli abitanti della zona hanno effettuato attraverso la ricerca di documentazione archivistica. Conoscere il passato significa comprendere meglio il presente e riappropriarsi di una identità culturale”. Liberati ha parlato della “valorizzazione e del recupero di tutto il territorio” quale elemento “imprescindibile per la crescita sostenibile della città, per la sua attrattività dal punto di vista turistico e culturale”. E persino delle “brochure che illustrano le aree più decentrate della città, ne spiegano la storia, le tradizioni – ha detto - sono uno strumento di promozione turistica. Come quella realizzata lo scorso anno “A spasso sulle orme degli Arnati” che ha visto la positiva collaborazione tra Comune, Circoscrizioni e protagonismo delle associazioni del territorio. Un’altra brochure su Civitella d’Arna e Ripa è in fase di realizzazione, promossa dall’assessorato al Turismo, sarà pubblicata nelle prossime settimane dal Gal Media Valle del Tevere”. Alla presentazione hanno preso parte anche il presidente della XII Circoscrizione, Francesco Ortica, i presidenti della ProArna e della ProRipa, rispettivamente Lamberto Salvatori e Mirella Pettirossi. Origine e storia della Festa delle Campane La Festa delle Campane è tornata ad animare il territorio nel 2000, grazie alla Pro Loco di Arna. “L’idea – ha spiegato il presidente della ProArna, Salvatori - nasce dalla lettura di un diario parrocchiale, tuttora custodito in canonica, in cui viene riportata la fusione delle campane che avvenne nelle cantine del convento dei Padri Filippini, a opera dei fonditori fratelli Sini di Acquapendente di Viterbo, nel 1850. Nel diario sono decritti minuziosamente tutti i fatti, dall’arrivo dei fonditori, fino alla colata del metallo negli stampi. L’intera vicenda viene ricostruita nel corso della rappresentazione teatrale, a conclusione della manifestazione, curata dal professor Giuseppe Tufo, realizzata dal gruppo teatrale “Città d’Arna” e alla quale partecipa il coro Civitas Arnae.

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