I Solisti di Perugia e Hansjörg Schellenberger, uno dei più grandi oboisti al mondo fanno il tutto esautiro alla Sala dei Notari

<p>(UJ.com) PERUGIA – I Solisti di Perugia e Hansjörg Schellenberger, uno dei più grandi oboisti al mondo, hanno fatto "sold out" (tutto esautirto) presso la Sala dei Notari in occasione di Umbria Libri. Il programma, visto che il tema delle kermesse è la “Terra”, era proprio rivolto alle diverse culture e le linee di continuità che ci possono essere tra la musica classica italiana e quella germanica, in omaggio proprio all’incontro con Hansjörg Schellenberger che è tedesco. L’apertura del concerto prevede musiche di Wolfgang Amadeus Mozart. Un “divertimento per archi” che ha visto Schellenberger in qualità di direttore. Poi il “Concerto per oboe ed orchestra” di Carl Philipp Emanuel Bach (il quarto e più famoso dei venti figli di Johann Sebastian Bach).</p>
<p>Dopo l’intervallo, Hansjörg Schellenberger si è esibito come solista nel concerto di Domenico Scarlatti nella “Terza sinfonia per oboe ed archi” (terza di una piccola silloge di tre sinfonie). Il programma è stato chiuso dalla Sonata per archi in Sol maggiore di Gioacchino Rossini, dove Hansjörg Schellenberger tornerà a dirigere i Solisti di Perugia. Il programma, quindi, ha visto la presenza di un solista di straordinaria levatura, Hansjörg Schellenberger, considerato da tutta la critica come il più grande oboista del mondo. Schellenberger è cresciuto a Saal an der Donau, vicino a Ratisbona, dove passò il suo bakkalaureus (equivalente all’esame di maturità) nel 1967. A soli sei anni d’età, suonava già il flauto dolce; a tredici, iniziò a prendere lezioni di oboe. Nel 1965, vinse il concorso della Jugend musiziert (Gioventù musicista). Dal 1967, si concentrò di più sullo studio dell’oboe e della direzione d’orchestra alla Musikhochschule di Monaco, così come la matematica e l’informatica all’Università Tecnica di Monaco. Schellenberger è il fondatore del Musik unserer Zeit (musica del nostro tempo) che ha permesso una familiarizzazione con la musica contemporanea. Nel 1971, un anno dopo l’ottenimento del suo esame, egli entrò nell’orchestra sinfonica della radio di Colonia come oboe solista sostituto, ed è a partire dal 1975 che occupa questo incarico come titolare. Ha suonato regolarmente con l’Orchestra Filarmonica di Berlino durante il 1977 sotto la direzione di Herbert von Karajan. Non più di tre anni dopo, nel 1980, fu nominato oboe solista in quest’orchestra prestigiosa. Per lunghi anni, si occupò anche della direzione d’orchestra filarmonica. Attualmente è membro dell’Assemblee Wien Berlin, di fiati, e che raccoglie i migliori solisti del mondo ed attivo come docente su scala internazionale. I Solisti di Perugia hanno stabilito una relazione artistica con Hansjörg Schellenberger durante uno dei tanti concerti in Giappone. E su un terreno di reciproca stima e affinità artistica è nata questa collaborazione. Hansjörg Schellenberger sarà presente sia come solista di oboe sia come direttore. Da sottolineare che il grande maestro è già a Perugia da alcuni giorni e sta provando con i Solisti per il concerto di sabato prossimo. Oggi, domenica 15  invece, i Solisti di Perugia suoneranno alle 18, presso il Palazzo Leti Sansi di Spoleto, e proporranno la “Vivaldiana”. <b> </b></p>
<p><b>Costituitisi all’alba del nuovo millennio</b>, “i Solisti di Perugia” rappresentano ormai, nel panorama internazionale, una consolidata realtà come eccellente complesso d’archi, ponte ideale tra la tradizione dei più famosi ensemble cameristici italiani ed un nuovo, inconfondibile approccio interpretativo in cui la ricerca e la cura esegetica dei dettagli si esprime con un suono ricco di fascino, vivacità ed espressione, universalmente riconosciuto come cifra distintiva del gruppo. Già presenti nel cartellone delle più importanti società concertistiche italiane, i “Solisti” possono vantare la partecipazione al Festival di Kusatsu (Giappone), nella cui programmazione artistica rivestono dal 2001 un ruolo centrale in qualità di unica orchestra ospite. Riconoscimenti importanti sono stati tributati al Gruppo invitato ad esibirsi davanti alla Famiglia Reale giapponese a Kusatsu nel 2004 (invito specificamente rinnovato a”i Solisti” nel 2008) ; ad inaugurare il Semestre di Presidenza Italiana dell’UE nel 2003 con un suggestivo concerto tenuto nel Sommo Portico dell’Altare della Patria a Roma; a rappresentare l’Italia in occasione della Festa della Repubblica italiana nel 2002 in Grecia; nonché in Festival prestigiosi quali il “P.Casals” di Pradès, le“Serate Musicali”di Milano, “Le Nuits de Suquet” di Cannes, “Scarlatti” di Napoli, “Sagra musicale Umbra”, “Festival Barocco”, “Festival delle Nazioni”, “Fugato Festival” di BadHomburg, “Mùsica a l’Estiu”di Xàbia (Valencia), “Music in Rhodes” di Rodi, per citarne alcuni, collaborando con artisti come J.P.Amoyal, F.Bognar, B.Canino, E.Dindo, C.Gasdia, S.Gawriloff, W.Hink, Th.Indermuhle, K.Leister, M.Lethiec, W.Meyer, F.Mondelci, M.Moretti, G.Tacchinò, K.Toyama, M.Turkovich, W.Schulz, etc… Nelle tournée in cui si esibiscono regolarmente (Giappone, Spagna, USA, Francia, Germania, Grecia…) i “Solisti” offrono un repertorio che spazia dal Barocco, attraverso il Classicismo e le rare quanto considerevoli composizioni romantiche, fino alle più diverse espressioni musicali del Novecento italiano e non, sempre nel rispetto della specificità linguistica di ciascuna epoca. La sensibilità artistica, l’apertura verso ogni linguaggio musicale, ha portato il Gruppo a confrontarsi anche con la musica Jazz. E’ nato così in seno ad Umbria Jazz il progetto “Omaggio a Charlie Parker” che vede “i Solisti”, al fianco di Francesco Cafiso, far rivivere la musica del grande “Bird” in uno spettacolo che ha già riscosso un enorme successo in tutti i principali Festival Jazz d’Italia e che è stato a NewYork, al Birdland, nel giugno 2007. Sempre per Umbria Jazz “i Solisti” propongono ogni anno un progetto originale con artisti come Stefano Bollani ( “Italian lessons”, 2007), Riccardo Arrighini (“Puccini Jazz”, 2008) e George Benson (“Nat King Cole Tribute”, 2009). Il repertorio discografico de “i Solisti di Perugia” è ricchissimo: oltre una ventina di titoli per la casa discografica nipponica “Camerata Tokyo” sia in collaborazione con prestigiosi solisti che con musicisti dell’ensemble stesso impegnati in ruoli solistici; incisioni discografiche anche per LaMaggiore, UmbriaJazz, Tactus, comprendenti repertorio classico così come prime esecuzioni assolute. Tra le incisioni più prestigiose realizzate da “i Solisti di Perugia”, vanno sicuramente annoverate il repertorio strumentale degli Operisti Italiani, il Quartetto in mi minore di Verdi e “Der tod und das Madchen” (“La morte e la fanciulla”) di Schubert. Le riviste musicali Amadeus, CD Classics, Mostly Classic hanno recensito diversi CD dell’Orchestra attribuendo a ciascuno il massimo punteggio; Cd de“i Solisti” anche nella prestigiosa ed esclusiva selezione “Best America 2006”. Tra i prossimi impegni ” i Solisti di Perugia” annoverano una lunga tournée in Russia, in Svizzera, in Giappone, negli Stati Uniti, Cina e Gran Bretagna.</p>
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<p style="text-align: center;"><a href="http://vimeo.com/7617129">I Solisti di Perugia a Umbria Libri</a> from <a href="http://vimeo.com/morena1978">Morena Zingales</a> on <a href="http://vimeo.com">Vimeo</a>.</p>

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