GUBBIO - Gubbio che ritorna in un baleno con i piedi ben saldi per terra. Questo non significa che non ci sia mai stato, anzi. Però la vittoria meritata di due domeniche fa contro il quotato Viareggio faceva presagire che il vento sarebbe cambiato e l'ambiente sembrava abbastanza galvanizzato per centrare un bis casalingo. Ma il Giulianova è stato veramente… un osso duro. Squadra quadrata, ben messa in campo da Bitetto, che ha saputo frenare sulle fasce lo scacchiere di Beoni e nella ripresa ha rischiato a più riprese di andare a bersaglio. Se il Giulianova sarebbe uscito da vincitore dal "Barbetti" nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Lo stesso presidente Marco Fioriti a fine gara ha detto: "Per la prima volta possiamo dire che siamo soddisfatti del pari ottenuto". Al che la dice lunga sull'andamento della gara. Ma soprattutto c'è da constatare che questo campionato è così maledettamente equilibrato che nessuna partita è scontata (ne sa qualcosa il Figline a Poggibonsi). In ogni partita c'è da soffrire e in ogni partita occorre giocare al massimo delle proprie forze per farla franca. Basta guardare la classifica. Un Gubbio che è distante di un solo punto dai playout, ma allo stesso tempo si trova a sole tre lunghezze dai playoff. Basti pensare che nel giro di quattro punti sono raggruppate la bellezza di undici compagini. Ma se guardiamo più nello specifico in casa nostra, c'è da dire che a questa squadra manca qualcosa quando c'è da dare continuità ai risultati. Prendiamo spunto da un messaggio di un tifoso che dice: "Nel momento in cui bisogna tirare fuori l'orgoglio, la squadra diventa leziosa e si vede poca cattiveria". Partendo dal presupposto che questa tesi può essere condivisibile o meno, c'è da constatare un dato di fatto numerico. Il Gubbio ha la migliore difesa del girone con solo 7 gol subiti (insieme al Giulianova); allo stesso tempo però possiede il triste primato solitario del peggior attacco del girone (7 gol fatti). È vero (come attenuante) che per diverso tempo è stato fuori Martinetti per infortunio, in via di recupero per ritornare in pista. Ma è anche vero che alla lunga il fatto di non segnare pesa, e come se pesa. Sembrava tutto risolto dopo la bella prova contro il Viareggio, invece con il Giulianova si è fatto di nuovo un passo indietro e l'attacco si è di nuovo inceppato. Sul reparto offensivo c'è da lavorarci sopra e parecchio. D'altro canto bisogna far notare che domenica nel nostro girone è stata la giornata dei… giovani alla ribalta under '87. Manfredini, classe '88, estremo difensore del Gubbio, è stato decisivo nella partita con il Giulianova: i suoi prodigiosi interventi senza ombra di dubbio hanno salvato il risultato. Sull'altra sponda tra gli abruzzesi in evidenza Croce ('87), che ha dimostrato di avere delle qualità innate e dei piedi buoni. Per non parlare del difensore francese Vinetot ('88), sempre del Giulianova, pratico e possente, e non a caso è seguito da società di categoria superiore (tra cui il Parma). E che dire invece dell'inarrestabile Dionisi del Celano? Attaccante, classe '87, si sta imponendo a suon di gol: è il capocannoniere del girone con nove reti all'attivo. Una nota lieta quindi arriva dai giovani… che sono la speranza per il futuro del nostro calcio. (editoriale direttore Gubbiofans.it)
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