
In quel condominio di Ferro di Cavallo quasi tutti conoscevano la sua situazione.
Lui, J.E.A., marocchino del 1979, vive in un appartamento con la sua famiglia e lavora saltuariamente.
In assenza di entrate economiche stabili, da mesi aveva smesso di pagare le bollette dell’energia elettrica, tanto che alla fine gli era stata staccata la corrente per morosità.
Tuttavia, l’uomo non si è perso d’animo e pochi giorni fa ha ovviato al problema realizzando un grossolano, ma efficace, allaccio abusivo alla rete Enel.
In questo modo, ha potuto fruire nuovamente dell’energia elettrica, ma qualcuno dei vicini, vedendo che a casa dei nordafricani era improvvisamente tornata la luce, si deve essere insospettito.
Così ha ispezionato il piano garage e ha notato che da un contatore partivano, in maniera del tutto anomala, alcuni cavi elettrici.
Tanto è bastato per convincerlo a chiamare il 113.
Sul posto, la Volante ha ricostruito tutta la situazione, constatando la presenza di un allaccio abusivo alla rete Enel che serviva direttamente l’abitazione dei marocchini.
Il 35enne, interrogato dagli agenti, ha ammesso di essersi ingegnato in quel modo per garantire comunque alla famiglia l’energia elettrica.
A questo punto, la Polizia ha contattato l’Enel affinché questo allaccio venisse rimosso e ha condotto il nordafricano in Questura.
Terminati gli accertamenti del caso, a carico di J.E.A. è scattata una denuncia per furto aggravato.
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