Fiume Tevere - Pista ciclopedonale da San Giustino a Deruta e ‘Tiber day’ entro fine anno

di <b>Giovanna Corbucci</b><br />(UJ.com) PERUGIA <!–webbot bot="Timestamp" S-Type="EDITED" S-Format="%d/%m/%Y" startspan –>19/08/2008<!–webbot bot="Timestamp" endspan i-checksum="12639" –> - Prende corpo il Progetto d’autore titolato “Un ponte sul Tevere” finalizzato alla ‘valorizzazione del bacino idrografico del fiume coniugando lo sviluppo, nel rispetto e salvaguardia paesaggistica del territorio, per favorirne la crescita sia in termini economici che culturali e turistici. Una sorta di ‘ponte’ tra i cittadini e le risorse del bacino del Tevere che racchiudono un insieme incredibilmente ricco e vario di risorse del territorio: natura, paesaggio, architettura, artigianato, enogastronomia, sport. Gli indirizzi emersi nel corso del Convegno dello scorso 6 luglio al Centro Turistico Sportivo di Salviano – Baschi sono stati inviati alle numerose istituzioni umbre, tra cui la <b>Regione</b> Umbria e le due Province, e delle aree limitrofe al fine di “mettere in campo politiche comuni e condivise tra le aree territoriali che da sempre traggono le loro risorse dal fiume”. Tra gli indirizzi emersi, adesso sottoposti al vaglio delle altre istituzioni, ed evidenziati dal Presidente del Parco Fiume Tevere Isauro Grasselli, la necessità di individuare un coordinamento tra tutti gli Enti che gravitano lungo l’asta del Tevere per iniziare un percorso condiviso che dovrà portare alla nascita di un Parco Interregionale del Fiume Tevere, se non addirittura nazionale, in un’ottica di crescita del bacino fluviale in termini culturali, turistici ed economici. “Ci vuole adesso – ha sottolineato Isauro Grasselli – uno scatto in avanti per la messa in atto del progetto di valorizzazione del Tevere e la sua fruizione come patrimonio archeologico, storico, ambientale, naturalistico e turistico che vada in direzione del parco interregionale del fiume Tevere dalla sorgente alla foce e, con la sensibilizzazione delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, verso la sua trasformazione in Parco Nazionale del Tevere. In questo modo, si può compiere una grande operazione culturale di recupero di un fiume che rappresenta la cartina di tornasole dell’Italia Centrale”. L’esigenza della sintonia, della sinergia e del coordinamento era stata ribadita, in sede di convegno, anche da Sauro Cristofani, assessore provinciale all’ambiente di Perugia. “Ognuno fa quello che può con le sue risorse – questo il commento di Cristofani – ma tutte le iniziative realizzate a macchia di leopardo devono essere messe in rete e, mentre si va verso questo grande progetto, dobbiamo continuare a lavorare in sinergia. E’ prossimo il lavoro per la pista ciclopedonale del fiume Tevere da San Giustino a Deruta, ad arrivare a Todi ci proveremo: mettiamo in sintonia per esempio la segnaletica. Diamo il segnale che siamo una rete”. Inoltre, tra le proposte operative emerse e sottoposte agli altri soggetti, la valorizzazione del territorio per fare rete con una serie di punti informativi, uniformare la cartellonistica, i loghi, le indicazioni stradali e di tutte le emergenze archeologiche, storiche, turistiche e ricettive. Tutto questo perché si abbia la percezione di attraversare un territorio pregiato, si alto valore ambientale e che si va sviluppando. In merito alla qualità del territorio, il Tevere, come annunciato dall’Assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini, è tra i punti del Documento Strategico Territoriale che conterrà aspetti fondamentali dell’Umbria a cui agganciare lo sviluppo: grandi infrastrutture viarie e ferroviarie, aeroporto, cablaggio, Appennino e, appunto, il Tevere. Realizzato da Bottini anche un lavoro sul fiume, un progetto da arricchire in vari passaggi e poi portare le proposte ad un ‘Tiber Day’ entro la fine dell’anno.

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