Detersivi alla spina, la piccola rivoluzione umbra dei consumi

Ridurre realmente i rifiuti alla fonte si può. L’Umbria da oggi lo dimostra lanciandosi in una nuova esperienza, e ponendosi per questo all’avanguardia nel territorio nazionale in quanto l’hanno preceduta di poco tempo solamente il Piemonte ed il Lazio. <b>Tecnicamente</b> è stato definito “percorso innovativo di riduzione dei rifiuti alla fonte”; in concreto si traduce nella possibilità di acquistare detersivi sfusi evitando così di sprecare il contenitore, generalmente di plastica e per questo particolarmente inquinante. La possibilità di ricorre ai cosiddetti “detersivi alla spina” per il momento viene data in tre grandi punti vendita perugini (Ipercoop di Collestrada, Pam di Olmo e Emisfero di Perugia), ma nei prossimi mesi si conta di aggiungere a questi altre 5 distributori (sparsi tra la provincia di Perugia e quella di Terni). L’inaugurazione ufficiale di questi primi tre punti di erogazione di detersivo sfuso è avvenuta nella giornata di oggi, a partire da Collestrada dove i protagonisti del progetto di sono dati appuntamento a metà mattinata per il taglio del nastro. Promotrice del progetto è stata la Provincia di Perugia, attraverso il suo Assessorato all’ambiente guidato da Sauro Cristofani, che in questo percorso innovativo (dal carattere complesso, in quanto in futuro implicherà anche l’attivazione di fontanelle pubbliche per l’erogazione di acqua frizzante e la vendita di latte sfuso sull’intero territorio regionale) ha avuto il sostegno e la collaborazione di Regione Umbria e Provincia di Terni, mentre dal punto di vista tecnico si è avvalsa della consulenza della Società Ecologos. Obiettivo del progetto è la creazione all’interno degli ipermercati e dei supermercati di un sistema di vendita sfusa di detergenti, in cui si acquista soltanto il contenuto e si riutilizza il contenitore. La scelta dei prodotti distribuiti dalle diverse catene della grande distribuzione deriva da accordi commerciali fra le aziende produttrici e distributrici aderenti al progetto. In sostanza ogni consumatore acquista il contenitore con il detergente solo la prima volta (ad un prezzo di 50 centesimi). Le volte successive si reca nel punto vendita con il contenitore vuoto e lo riempie direttamente dai distributori collocati negli ipermercati. In questo modo, come fatto notare questa mattina dai responsabili di Ecologos, il contenitore torna ad avere la sua funzione, non è più un elemento usa e getta, ma un oggetto da ri-utilizzare periodicamente, riempiendolo di nuovo detersivo. Il mancato acquisto del flacone permette anche di avere un risparmio economico: il cittadino troverà infatti nelle macchine erogatrici prodotti a basso impatto ambientale, ma di qualità analoga a quella dei marchi leader, ad un prezzo di vendita che può andare da 0,90 € a 1,20 € al litro. Tale sistema è concepito con un duplice scopo: la riduzione degli imballaggi e il risparmio energetico. “Si tratta di un progetto dalla valenza anche educativa – ha sottolineato l’assessore provinciale Sauro Cristofani – in quanto dimostriamo ai nostri consumatori come sia realmente possibile ridurre i consumi senza modificare i propri standard e le proprie abitudini di vita”. L’assessore regionale Lamberto Bottini, presente all’inaugurazione di questa mattina, ha ricordato come l’iniziativa si sposa bene con le finalità del futuro Piano regionale dei rifiuti a cui si sta lavorando, “ma – sono state le sue parole – le direttive non bastano se non si diffonde una nuova cultura e se non c’è da parte dei cittadini la disponibilità a perseguire obiettivi di qualità”.

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