<p>(UJ.com) BETTONA - Il consiglio comunale è stato informato questa mattina dalla giunta guidata dal sindaco <b>Lamberto Marcantonini</b> che è stato formalizzato l'incarico al segretario comunale per porre fine alla concessione della gestione del depuratore da parte della Codep, avvalendosi di una apposita clausola inserita nel contratto stesso. Val la pena ricordare che, in virtù della suddetta convenzione, la Codep gestisce il depuratore dal 1993. La seduta è stata aperta dalla relazione dell'assessore all'Ambiente Valerio Bazzoffia, il quale ha fatto la cronistoria degli ultimi due anni: Va dato atto al consiglio di amministrazione della Codep insediatosi nel 2007, in particolare al presidente Siena, ha spiegato Bazzoffia -, di aver iniziato un percorso atto alla messa a norma dell'impianto ed al rispetto delle regole. <br /><br />Percorso poi interrotto in seguito alle note vicende di questa estate. Il <b>nuovo Cda</b> Codep, insediatosi nel settembre 2009, non ha invece fornito soddisfacenti programmi per il prosieguo dell'attività, tant'è che il Comune stesso, con apposita mozione approvata nella precedente seduta del consiglio comunale, ha provveduto ad individuare un percorso di separazione tra la titolarità della concessione e la conduzione tecnica dell'impianto. Ma nelle ultime due settimane, l'ufficio tecnico comunale, i vigili urbani, e l'Asl, hanno segnalato anomalie di gestione che hanno indotto l'amministrazione comunale ad adottare la decisione di porre fine alla convenzione. <br /><br />Ora la patata bollente torna in capo al Comune, anche se si prevedono ricorsi da parte di allevatori o del Cda della <b>Codep</b> che nel frattempo ha perso gli unici due membri bettonesi, causa dimissioni volontarie. La minoranza ha plaudito al provvedimento, giudicato tuttavia tardivo, accusando la Giunta di essere stata responsabile degli arresti avvenuti in questa estate. La cosa è apparsa strana, in quanto fu proprio a seguito di una denuncia dell'ex sindaco Frascarelli, che sono giunti i provvedimenti cautelari nei confronti di 11 persone, tra cui il Cda Codep.</p>
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