(UJ.com) PERUGIA - Non possiamo più accettare le continue e ripetitive critiche al movimento studentesco che vogliono vedere tutti gli studenti conservatori, soddisfatti e contenti dei disservizi dellUniversità. Non possiamo accettarle semplicemente perché non stanno in piedi. Gli <b>studenti</b> e chi vive lUniversità tutti i giorni hanno ben chiari i problemi e le maglie deboli della rete dellAteneo; sanno anche però che, ad esempio, le risorse che il nostro Paese destina alla formazione sono decisamente inadeguate e mal spese.<br /> <br /> Proprio per questi motivi, gli studenti pensano che sia necessaria e non più rinviabile una seria riforma organica del sistema universitario tutto, che valorizzi il merito e garantisca il diritto allo studio ed una didattica e una ricerca di qualità. Ovviamente, come abbiamo sottolineato ormai da tempo, la Legge 133 non affronta minimamente questi temi, ma elude il problema distruggendo di fatto lUniversità pubblica. La nostra <b>continua</b> presenza nelle Facoltà, nelle piazze, nelle strade e anche sulla stampa è in realtà solo linizio della grande elaborazione che vogliamo far partire dallintero mondo universitario per un complessivo ripensamento del sistema di formazione pubblica.<br /> <br /> Le nostre prossime iniziative vogliono infatti lanciare una grande mobilità per realizzare il più grande confronto possibile e ripartire dai temi. In particolare, chiediamo che siano convocati dal Rettore gli Stati Generali dellUniversità dellAteneo perugino, che devono essere una grande assemblea aperta per cominciare a ripensare lintero sistema e partire dalle problematiche di studenti, docenti e tutti coloro che vivono lUniversità ogni <b>giorno</b>. Chiediamo quindi che per linaugurazione dellAnno Accademico non siano invitati membri dellattuale Governo nazionale, in quanto riteniamo incompatibile la distruzione indiscriminata delle accademie con la presenza in un momento così importante per lUniversità pubblica.<br /> <br /> Chiediamo infine che anche gli Enti Locali prendano una posizione ferma e non equivocabile in difesa delle nostre Università, perché la battaglia che stiamo portando avanti non è e non vuole essere, né ora né mai, una protesta di una parte o di una categoria, ma è e deve essere riconosciuta come unazione comune per la difesa dellistruzione e quindi del futuro di tutta lItalia. In supporto a queste nostre richieste stiamo già organizzando altre <b>iniziative</b> di protesta creativa. Mercoledì mattina saremo in piazza alla Fiera dei Morti insieme ai professori per portare le lezioni in mezzo a tutta la cittadinanza; Giovedì prossimo saremo infatti ai semafori a lavare i vetri per spiegare a tutta la cittadinanza i provvedimenti in atto e la nostra posizione a riguardo;Sabato sera saremo quindi in piazza per una processione simbolica con tema beta ignoranza.<br /> <br /> Altre nuove proteste creative sono in fase di elaborazione ed invitiamo comunque tutti gli studenti interessati alle nostra assemblea di mercoledì sera ore 19:00 aula E di Farmacia, sotto al Rettorato per <b>discutere</b> insieme di come portare avanti la nostra protesta, ma soprattutto le nostre proposte.
Commenta per primo