CGIL alla Regione: alle critiche di merito non si risponde con gli slogan

Editoria: Cgil, Cisl e Uil Umbria, crisi riguarda democrazia
Editoria: Cgil, Cisl e Uil Umbria, crisi riguarda democrazia

La CGIL e la FP CGIL non hanno mai pensato di fare a meno di ruoli dirigenziali nelle responsabilità economico-finanziarie della sanità regionale.

Non solo non l’abbiamo mai pensato ma tra l’altro non l’abbiamo nemmeno mai detto!

Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che in questo quadro di riassetto e di vera e propria confusione che è in atto nella pubblica amministrazione, un vero e proprio delirio istituzionale di cui è responsabile essenzialmente il Governo nazionale, adesso occorre uno stop.

Uno stop in cui chiedere alla Regione un atto di indirizzo e di programmazione finalizzato a definire un quadro preciso delle disponibilità presenti in tutte le articolazioni delle strutture pubbliche verificando risorse, apicalità e bisogni da affrontare.

Quindi la priorità, in questo momento, non è quella di bandire nuovi concorsi, tra l’altro per incarichi che da lungo tempo, ci risulta, sono affidati ad interim.

Per questo chiediamo di riaprire un confronto a 360° chiudendo la fase degli slogan fine a se stessi, con una consapevolezza forte, quella di rappresentare come CGIL e come FP una parte rilevante degli operatori della Sanità della nostra Regione, che con il loro lavoro quotidiano consentono all’Umbria di essere un punto di eccellenza, nonostante tutto.

Per questo invitiamo la Regione a riavvolgere il nastro della polemica e a riaprire un confronto rispettoso del ruolo delle forze sindacali e del lavoro.

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