(UJ.com) TODI Unaspra polemica a Todi è in corso sulle alienazioni dei beni comunali, argomento che ha fatto parecchio discutere nelle ultime sedute del Consiglio comunale cittadino. Proseguita a colpi di botta e risposta nelle ultime settimane, la polemica trova protagonista il centro sinistra, compatto nella contestazione del centro destra al governo della città. Tra gli esiti annunciati è arrivato nella giornata di ieri, 5 novembre, linvio di "uninformativa - si legge nella relativa comunicazione - su quanto accaduto nella seduta di Consiglio comunale del 22 ottobre 2008, in merito alla delibera di variante al Piano Regolatore Generale riguardante larea limitrofa agli impianti sportivi di Pontenaia e relativo bando per lalienazione della stessa, da parte dei consiglieri comunali delle forze di centrosinistra, allopposizione della giunta Ruggiano", al Presidente della Giunta Regionale dellUmbria, al Presidente della Giunta Provinciale di Perugia, al Ministero dei Beni Culturali, alla Soprintendenza Regionale dellUmbria per i Beni Architettonici ed allUfficio Territoriale del Governo. <br />Una situazione già grave ora è degenerata aveva affermato Carlo Rossini, coordinatore del Pd tuderte, aprendo la conferenza stampa dello scorso 25 ottobre in Sala Giunta del Comune, in merito a quella seduta Consiliare da Partito Democratico, Sdi MRE, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista oltre a una carenza politico amministrativa cè una questione tecnico amministrativa nella quale notiamo una leggerezza dapproccio e un tintinnar di manette che non ci piace. Da qui latteggiamento del centro sinistra: avviare da ora in poi una fase di controllo non più solo politica, ma in ogni settore. Non possiamo fare altrimenti, perché Todi sta andando verso una via che non può imboccare.<br />Fabrizio Maria Alvi, Stefano Cappelletti, Andrea Caprini, Pierluigi Contessa, Mauro Giorgi, Mauro Isacco, Romina Perni, Rita Petrazzoli, Carlo Rossini e Alessandro Servoli sono i promotori dellinformativa con la quale dando corso a quanto dichiarato in Consiglio comunale, - si legge nella nota informativa - intendono fare massima chiarezza sia sulliter procedurale adottato per lapprovazione della variante, sia sulla pubblicazione del bando di vendita nel quale larea posta in vendita veniva dichiarata con destinazione già variata, seppur uscito due giorni prima della seduta di consiglio chiamata a deliberare su tale oggetto.<br />Intenzione ribadita a più voci: Caprini ha parlato di "dubbia legittimità della procedura", "modalità che preoccupano anche per latteggiamento e le dichiarazioni della maggioranza in Consiglio comunale, di una maggioranza che comanda, come affermato dal Capogruppo di Forza Italia, in barba degli interessi pubblici coinvolti e della tutela del territorio" e "chiarezza necessaria tanto per chi è allopposizione della Giunta Ruggiano quanto per i cittadini tuderti"; Giorgi ha accusato il centrodestra di "pressappochismo, superficialità, incompetenza e della solita arroganza", di "pratica che ha dellincredibile sotto diversi aspetti: quello politico, quello dellopportunità, quello tecnico e credo anche quello giuridico"; Cappelletti ha sottolineato il "nervosismo palese e non spiegabile di una Giunta che "si trova a far fronte a un disastro di bilancio, che ha trovato virtuoso e che sta portando in rosso, incapace di progettare e programmare", parlando di rischio per il patrimonio del Comune e per la città intera, governata fra "illegittimità tollerate e parzialità perpetrate, conflitti d'interesse e ideologizzazione su valori molto bassi"; Servoli ha, infine, parlato di "sceneggiata da cui tristemente emerge la paura del centrodestra di essere attaccato".
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