<p>(UJ.com) GUALDO TADINO - Sabato 19 giugno prossimo ricorre il novantesimo anno dalla scomparsa di monsignor Roberto Calai Marioni, uno dei più grandi benefattori della città di Gualdo Tadino. Vescovo e politico, figlio di una facoltosa famiglia gualdese, si fece promotore, finanziandolo per la maggior parte, della <b>costruzione </b>di un nuovo ospedale (1909), che poi prese il suo nome, rimasto attivo fino al 2008. Oltre al nosocomio, Calai donò la farmacia di piazza Martiri della Libertà, loratorio salesiano e ledificio scolastico, il convento dei Cappuccini e il seminario, e arricchì l'archivio capitolare di numerosi volumi storici, tra cui l'Herbario Nuovo di Castore Durante.</p>
<p> </p>
<p>Per quaranta anni ricoprì la carica di consigliere comunale. Una figura di enorme rilevanza per la comunità gualdese, un esempio di uomo che ha dedicato tutta la propria vita al bene comune e al servizio dei sofferenti e degli ultimi evidenzia il sindaco Roberto Morroni - Se Gualdo Tadino allinizio del secolo scorso è divenuta una realtà socialmente e culturalmente progredita lo deve in buona parte allopera di monsignor Calai. Lamministrazione comunale ha in <b>programma</b> di realizzare entro lanno una giornata di studi e di riflessione incentrata proprio sulla figura di Roberto Calai Marioni. Cenni biografici di Mons. Roberto Calai Marioni (fonte: Gualdo Tadino e i suoi figli naturali e acquisiti di Daniele Amoni) Nato nel 1842, Roberto Calai era di facoltosa famiglia gualdese. Compì gli studi classici e filosofici a Perugia nel Collegio della Sapienza e, nonostante il disaccordo del padre, rispose alla vocazione venendo ordinato sacerdote nel 1872.</p>
<p> </p>
<p>Il suo apostolato si contraddistinse in opere di beneficenza, soprattutto a favore della propria città. Munifiche furono le elargizioni in favore della collegiata di San Benedetto. Nel 1878 acquistò dal Regio Demanio il Convento dei Cappuccini, finanziando anche il Collegetto, successivamente divenuto Seminario Serafico. Insieme a monsignor Antonio Ribacchi si prodigò per l'apertura a Gualdo Tadino di un oratorio salesiano, tenendo contatti diretti con il fondatore dell'opera, don Bosco, e, dopo la scomparsa del Santo, con il successore don Michele Rua, <b>convincendolo</b> della bontà dell'iniziativa. Monsignor Calai mise a disposizione, attraverso una donazione, un terreno di sua proprietà accollandosi pure le spese per la costruzione dell'edificio scolastico. Sempre attento alle condizioni degli ultimi, viste le pessime condizioni del fatiscente ospedale di via Imbriani, pensò alla realizzazione di un nuovo nosocomio.</p>
<p> </p>
<p>Donò per questo scopo 200 mila lire dell'epoca e si attivò presso le banche e le famiglie facoltose gualdesi per sensibilizzarle sulla nobile causa. Il nuovo ospedale, rimasto operativo fino al 2008, fu inaugurato il 7 agosto 1909. Acquistò anche la Farmacia Vecchiarelli, accorpandola all'ospedale, e pretese che i malati trovassero assistenza continua da parte delle monache degli istituti religiosi gualdesi. Nel 1910 fu nominato vescovo. L'amore per la propria città lo portò per oltre quarant'anni a ricoprire anche la carica di consigliere comunale. Monsignor Calai <b>proseguì</b> la sua opera benefattrice arricchendo l'archivio capitolare di numerosi volumi storici, tra cui l'Herbario Nuovo di Castore Durante. In punto di morte, dopo aver provveduto a tutti i suoi familiari, si privò anche degli ultimi averi, donando i pochi beni rimasti al vescovo diocesano Nicola Cola e all'arcidiacono Antonio Ribacchi affinchè li devolvessero in opere di beneficenza. Si spense il 19 giugno 1920. Il Comune proclamò il lutto cittadino.</p>
<p> </p>
Commenta per primo