
(umbriajournal.com by AKR) – CASTIGLIONE DEL LAGO – Serata d’apertura in grande stile per Frantoi Aperti ieri sera a Castiglione del Lago. La manifestazione organizzata dall’Associazione Strada dell’olio Dop Umbria e dal Comune di Castiglione del Lago ha avuto il suo prologo al Ristorante L’Acquario nel centro storico della cittadina lacustre con un’iniziativa culturale ed enogastronomica dal titolo “Gli Orti. Saperi e idee da coltivare”, l’orto visto come bellezza e piacere dello spirito, fortemente legato ai piaceri della tavola.
Su iniziativa del padrone di casa Ilio Chiucchiurlotto è stata sperimentata una formula innovativa: cena gratuita con formula a baratto. La partecipazione era infatti riservata solo agli addetti ai lavori, coloro che possiedono un orto convenzionale, sinergico, biologico, biodinamico o da terrazzo, chi detiene una conoscenza scientifica attinente o a chiunque ha saperi ed esperienze consolidate: tutti sicuramente veri appassionati dell’argomento. E di fronte a oltre 50 “esperti” del mondo ortofrutticolo, l’archeologo e storico castiglionese Walter Pagnotta ha parlato delle antiche tradizioni orticole dal medioevo ai giorni nostri, gli orti domestici dei borghi, con particolare sottolineatura al periodo della famiglia della Corgna. Pagnotta, partendo dalle tradizioni monastiche medievali, ha poi illustrato e letto alcune parti del “Divina Villa” di Corniolo della Corgna, scritto agli inizi del XV secolo, trattato in dieci libri di fondamentale importanza botanica e agronomica, con spiegazioni tecniche particolareggiate e citazioni scientifiche e astronomiche. Citazione d’obbligo per gli “Orti di Mecenate”, scritto nel 1599 da Cesare Caporali, poeta di corte della famiglia della Corgna, che descrive immaginari giardini di fantasia. «In realtà – ha spiegato Pagnotta – Caporali descrisse i magnifici giardini e orti di Castiglione del Lago del XVI e XVII secolo, un esempio di tecnica e gusto “all’italiana” nella progettazione botanica. Stiamo provando ad utilizzare le tecniche di grafica computerizzata per ricostruire come erano allora in maniera realistica. Grazie al clima, in quei tempi molto mite, a Castiglione del Lago erano presenti alberi di limone, cedri e aranci».
Luciana Becherini, agronomo della Regione Toscana, ha approfondito le strategie di difesa delle coltivazioni tradizionali dall’attacco delle multinazionali degli OGM, sottolineando l’importanza dei presidi “slow food” in questa azione. L’orto come ciclo di vita, partendo dal “Manifesto sul futuro dei semi” della Regione Toscana, per arrivare alle migliori tecniche di concimazione naturale per gli orti domestici. La cena, tutta a base di verdure e legumi locali di stagione, è stata offerta dal Ristorante L’Acquario e dall’Osteria Porta Senese. Vino offerto dalla Cantina Madrevite e olio nuovo dell’Oleificio Cooperativa Pozzuolese, accompagnato dal pane della ditta G.M.B.
Domani 8 dicembre si conclude la manifestazione. Dalla mattina il centro storico sarà piacevolmente “invaso” dalle botteghe in strada, in collaborazione con le associazioni dei commercianti, con degustazioni, animazione e giochi per bambini (a cura di Hakuna Matata), con spettacoli musicali di strada e assaggi di oli novelli presso i ristoranti coinvolti. Alle ore 15 in piazza Gramsci “Passeggiata nel feudo dei Della Corgna, assaporando l’olio dei Colli del Trasimeno”, tour guidato gratuito di Castiglione del Lago. Frantoi Aperti riveste per l’Amministrazione comunale di Castiglione del Lago un appuntamento irrinunciabile, per il ruolo significativo che riveste nella promozione del territorio di uno dei borghi più belli d’Italia.
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