(umbriajournal.com) PIETRAMELINA – In merito alle notizie apparse sugli organi di stampa relative al sequestro effettuato dal CFS in data 22 novembre presso l’area dell’impianto di compostaggio situato in località Pietramelina, si precisa che era stata utilizzata un’area all’interno dell’impianto per il deposito di alcuni scarti derivanti dalla lavorazione del processo di compostaggio.
La necessità di tale deposito è attribuibile ad alcuni eventi gestionali relativi alla riorganizzazione della logistica in seguito alla chiusura della discarica e dipendenti anche dalla recente necessità di rimodulazione dei flussi verso l’impianto di smaltimento attuale che dispone di particolari limitazioni di accesso e vincoli al trasporto verso il sito.
Durante un primo sopralluogo effettuato dagli organi di controllo in data 18 Novembre era emersa la necessità di rimuovere tale materiale dall’area in cui si trovava e, pertanto, l’azienda si è attivata con un programma straordinario di trasporti finalizzato alla celere rimozione del materiale da portare a smaltimento.
Al fine di completare nei programmi la rimozione dall’area iniziale, una parte del materiale è stata spostata in altra area dell’impianto, autorizzata ed usualmente utilizzata come deposito di materiali in lavorazione, dotata di pavimento in cemento e sistema di raccolta delle acque. Tale materiale sarebbe stato portato a smaltimento entro la giornata di giovedì 21/11 se non fossero occorsi ulteriori impedimenti temporanei agli accessi da parte del gestore della discarica che hanno generato l’oggettiva impossibilità di rimuoverlo. Non risulta ad oggi, dagli autocontrolli effettuati dall’azienda, alcun genere di sversamento di acque di percolazione nella rete delle acque superficiali, ne tantomeno in quelle del torrente Mussino.
Commenta per primo