Gesenu via dall’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali

La neonata AURI, ancora non è in grado di dare indirizzi o essere propositiva

Gesenu interviene a ripulire una “discarica” abusiva nel sovrappasso ferroviario

Da Virna Venerucci (Partito Democratico)
Nonostante i tanti sforzi che la Regione Umbria in questi anni ha profuso nei temi ambientali e della sostenibilità, oggi abbiamo bisogno di politiche più incisive. Non dobbiamo più essere costretti ad intervenire soli per risolvere eaclusivamente a stati di emergenza. A temi complessi e difficili, come la gestione dei rifiuti e la qualità e la gestione delle acque, la politica deve dare risposte incisive ed adeguate, in particolare in termini di politiche di prevenzione. Oggi apprendiamo che la GESENU è stata cancellata dall’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, a seguito della richiesta del Ministero dell’Ambiente, dopo le interdittive antimafia.

Un’azione che porterà al blocco dei rifiuti su Perugia, se non adeguatamente gestita. La neonata AURI, ancora non è in grado di dare indirizzi o essere propositiva; la Regione Umbria ha un piano dei Rifiuti in vigore, che in realtà sembra superato, a tratti riconfermato, ed a volte disconosciuto. E’ necessario che la politica Regionale detti una rotta ed abbia una regia chiara su questi temi e che dia ai Comuni gli strumenti anche economici per potersi adeguare. Anche in tema di Acque stanno emergendo alcune gravi criticità. Emerge dal Rapporto Nazionale ISPRA 2016 sulla qualità delle acque, che la nostra regione è tra le peggiori per l’elevata quantità di pesticidi presenti, con un aumento del 20% negli ultimi anni.

Tracce elevate di pesticidi sono rilevate nel 63% dei campioni dell’acqua prelevata, ed il 31,7% delle acque sotterranee sono altamente contaminate. E’ necessario che l’intero Consiglio e la Giunta Regionale , si attivino al più presto per riportare i temi ambientali al centro della loro azione strategica, e superare questi stati di emergenza, che certo non fanno onore a questa regione.

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